Catania, Arsenale e Droga in un Garage a Picanello: Maxi Sequestro della Polizia
Un vero e proprio arsenale, completo di armi da guerra, pistole, silenziatori e un ingente quantitativo di droga. È quanto scoperto dalla Squadra Mobile della Questura di Catania in un garage di via Fattorini, nel quartiere di Picanello. Un blitz che ha portato al sequestro di un quantitativo di armi e stupefacenti tale da far pensare all’esistenza di un gruppo criminale organizzato e pronto ad agire. L’operazione rappresenta un duro colpo alla criminalità catanese e solleva interrogativi sulla provenienza e sulla destinazione di questo arsenale.
Un Garage Trasformato in Deposito di Armi e Droga
Il garage, situato in un condominio di via Fattorini, era da tempo sotto osservazione da parte degli investigatori della Squadra Mobile. Un’indagine accurata, fatta di appostamenti e raccolta di informazioni, ha portato gli agenti a concentrare i loro sospetti su quel locale, apparentemente anonimo, ma che nascondeva un vero e proprio tesoro illegale.
Il Blitz e la Scoperta dell’Arsenale
L’intervento della Polizia, avvenuto con l’ausilio delle unità cinofile, ha confermato i sospetti. All’interno del garage, occultati in valigie e fusti di plastica, sono state rinvenute armi di ogni tipo, pronte all’uso e in perfetto stato di conservazione.
Tra le armi sequestrate, spiccano:
– Due fucili d’assalto Kalashnikov calibro 7.62×39, armi da guerra potenti e affidabili, spesso utilizzate in contesti di criminalità organizzata.
– Un fucile semiautomatico Beretta calibro 12, con matricola abrasa e canna mozzata, un’arma modificata per renderla più facile da occultare e più letale a distanza ravvicinata.
– Una pistola mitragliatrice Skorpion calibro 7.65, un’arma compatta e versatile, anch’essa spesso associata ad ambienti criminali.
– Nove pistole (sia revolver che semiautomatiche), alcune delle quali prive di matricola, a ulteriore riprova della loro provenienza illecita.
– Una penna pistola calibro 6.35, un’arma insidiosa e facilmente occultabile, progettata per essere camuffata da oggetto di uso comune.
– Silenziatori, per rendere l’utilizzo di pistole e fucili più silenzioso.
Un arsenale che, per quantità e tipologia di armi, lascia intendere la pericolosità del gruppo criminale che ne aveva la disponibilità.
Droga a Chili: Hashish, Cocaina e Marijuana
Oltre alle armi, nel garage sono stati rinvenuti ingenti quantitativi di sostanze stupefacenti, insieme a materiale per la pesatura e il confezionamento:
– 11 chilogrammi di hashish, suddivisi in vari involucri.
– 190 grammi di cocaina, contenuti in un unico involucro di cellophane.
– 48 chilogrammi di marijuana, conservata in buste sottovuoto per preservarne l’aroma e la qualità.
La presenza di droga, insieme alle armi, suggerisce che il garage fosse utilizzato come base logistica da un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti e, probabilmente, ad altre attività illecite.
Il Ruolo Fondamentale dei Cani Poliziotto
Un ruolo determinante nel ritrovamento dell’arsenale e della droga è stato svolto dai cani poliziotto Ares e Maui. Il loro fiuto infallibile ha permesso di individuare la presenza delle sostanze illecite e delle armi, anche se abilmente nascoste all’interno del garage. Un esempio dell’importanza delle unità cinofile nelle operazioni di polizia.
Motocicli Rubati e Indagini in Corso
Nel garage sono stati rinvenuti anche due motocicli risultati rubati, un ulteriore elemento che conferma la natura illecita delle attività svolte in quel luogo.
Il Lavoro della Polizia Scientifica
Gli agenti della Polizia Scientifica hanno effettuato accurati rilievi all’interno del garage, alla ricerca di impronte digitali, tracce biologiche e qualsiasi altro elemento utile a identificare i responsabili. Ogni dettaglio, anche il più piccolo, potrebbe rivelarsi fondamentale per risalire all’identità del “commando” che aveva la disponibilità del garage.
La Prossima Fase: Individuare il “Commando”
Il sequestro dell’arsenale e della droga rappresenta solo la prima fase dell’indagine. Ora, per la Questura di Catania, inizia la sfida più difficile: individuare i responsabili, ricostruire la rete di contatti e complicità che ha permesso la creazione di questo deposito illegale e stabilire quale fosse la destinazione finale delle armi e della droga.
Interrogativi Aperti
Le domande a cui gli investigatori dovranno rispondere sono molte:
– A quale organizzazione criminale apparteneva l’arsenale?
– Le armi erano destinate a essere utilizzate a Catania o altrove?
– Qual era il ruolo del garage nel traffico di droga?
– I motocicli rubati erano utilizzati per compiere reati?
La risposta a queste domande richiederà tempo e indagini approfondite, ma il sequestro di via Fattorini rappresenta un importante passo avanti nella lotta alla criminalità a Catania.
Un plauso alla squadra mobile per questo importante risultato.
Un Duro Colpo alla Criminalità Catanese
L’operazione della Squadra Mobile rappresenta un duro colpo alla criminalità organizzata catanese. Il sequestro di un arsenale di tale portata e di un ingente quantitativo di droga priva le organizzazioni criminali di strumenti di offesa e di una fonte di guadagno illecito. L’azione delle forze dell’ordine dimostra l’impegno costante nella lotta contro la criminalità e nella tutela della sicurezza dei cittadini.
Il ritrovamento di un simile quantitativo di armi fa riflettere sul facile accesso, per la criminalità, a strumenti di morte.