Domenica 5 marzo alle 20:30, al Teatro Massimo di Palermo, il concerto in memoria di Giulio Zavatteri. Il giovane artista palermitano ucciso dal crack all’età di 19 anni. Gli incassi della serata, che vede la partecipazione di più cinquanta artisti, saranno destinati alla creazione di un centro di prima accoglienza a Palermo per ragazzi con dipendenze da droghe.
Un concerto-spettacolo per andare oltre la disperazione per la perdita di un figlio e provare a fare qualcosa affinché altri figli non si perdano. Con questo spirito domenica 5 marzo alle 20:30 si svolgerà al Teatro Massimo, “Giulio è”, in memoria di Giulio Zavatteri. Il giovane artista palermitano morto il 15 settembre scorso, ucciso dal crack all’età di 19 anni. “La casa di Giulio”, l’associazione fondata dalla famiglia del ragazzo scomparso, ha chiamato a raccolta il mondo dell’arte e della musica a Palermo per raccogliere fondi e realizzare un Centro di accoglienza a Palermo contro le droghe e le dipendenze.
L’impegno delle istituzioni
“Questo è uno spettacolo che, insieme all’Amministrazione, ho voluto fortemente e ringrazio il Teatro Massimo per la sensibilità e la collaborazione che ha dimostrato per l’organizzazione dell’evento di domenica – dice il Sindaco Roberto Lagalla, presidente della Fondazione Teatro Massimo. Oltre allo scopo solidale e benefico, questo spettacolo ha la finalità di mantenere alta l’attenzione in città verso un dramma. Quello del consumo di crack e di droga in generale, che sta spezzando le vite di tanti nostri giovani come Giulio. Un fenomeno davanti al quale questa Amministrazione non ha intenzione di voltare le spalle. Il Comune ha già istituito un Tavolo contro le dipendenze con l’Asp di Palermo. Attori del terzo settore e l’Ufficio scolastico regionale e ulteriori progetti con altri soggetti istituzionali prenderanno vita a breve per contrastare il fenomeno”.
“Le istituzioni hanno il dovere di essere insieme per contrastare questo terribile fenomeno offrendo spazi di incontro, formazione e informazione ai giovani – aggiunge il Sovrintendente del Teatro Massimo Marco Betta. Giulio era un artista, aveva solo 19 anni. Dipingeva, suonava, era un talento che non abbiamo saputo proteggere ma in prima battuta era un essere umano che meritava di vivere e che abbiamo perso. Tra gli obiettivi dell’associazione fondata dalla famiglia di Giulio Zavatteri c’è quello di creare un centro di accoglienza. Un luogo che proponga tra le attività dei laboratori di musica per i ragazzi in difficoltà, per far sì che possano intraprendere un nuovo percorso di vita. Ci auguriamo che il concerto in programma domenica al Teatro Massimo possa contribuire a realizzarli”.
La serata per Giulio Zavatteri
E saranno più di cinquanta i musicisti, cantanti e performer che prenderanno parte alla serata. Che sarà presentata dalla giornalista Giovanna Cirino, da Lorenzo Capretta (Our Voice) e da Angela Fundarò, Presidente del pool antiviolenza e per la legalità. Fra loro: Chiara Lidia Giacopelli, accompagnata dall’Orchestra del Liceo Musicale Regina Margherita, diretta dal M° Antonino Mistretta, Igor Scalisi Palminteri, Giuseppe Preiti, la Women Orchestra diretta dal M° Alessandra Pipitone, Aurelio Billitteri, Marco Abbolone, Maurizio Gullo, Carmen Avallone, Bruna Angelico, Giuseppe Madonia, Davide Femminino, Bruna Angelica Trio, EliaPhoks, Lello Analfino, Lino Costa, Lucy Garcia, Giovanni Conte, Anna Tantillo, Emilio Garofalo, Fabio Di Carlo, OTHELLOMAN, Lorenzo Capretta, Mari Salvato, Vivi Lanzara, Robson De Almeida, Giorgio Gagliano, Pino Tiranno, Tiziano Jesus Tiranno, Giulia Chiarotti, The Nightingales Singers Ensemble.
“Durante il concerto-spettacolo racconterò la breve vita di mio figlio – un ragazzo straordinario, che aveva una mente straordinaria – l’esperienza che ha vissuto e quali sono gli effetti e i danni causati dal crack – dice Francesco Zavatteri, papà di Giulio. O ci si chiude nel proprio dolore, o si reagisce e si affronta. E io ho scelto di reagire perché desidero che nessun altro figlio, nessun’altra famiglia, si possa trovare nella situazione che abbiamo vissuto noi. Ci si ritrova veramente soli, senza la possibilità di dare un aiuto concreto ai ragazzi dipendenti dalle droghe.
Il nostro obiettivo è quello di aprire un centro di accoglienza a bassa soglia. Il cosiddetto drop in, per i tossicodipendenti, gestito dalle stesse istituzioni sociali e sanitarie con l’appoggio del terzo settore e del volontariato. Sarebbe la prima ed unica realtà a Palermo ed in Sicilia. In cui il problema dell’assunzione di stupefacenti diventa ogni giorno più allarmante. Sia per l’abbassamento della fascia di età di chi la assume (12 anni), sia per la velocità con la quale il fenomeno si sta propagando. Il ricavato della serata servirà per attrezzare la struttura, messa a disposizione dal Comune di Palermo, di tutto quello che è necessario per potere accogliere, assistere e prendersi cura dei ragazzi che vorranno volontariamente essere aiutati. Contiamo sulla partecipazione dei palermitani”.
La manifestazione ha il patrocinio del Comune di Palermo, della Croce Rossa Italiana e dell’Ordine dei medici della Provincia di Palermo.
Biglietti da 50 a 10 euro in vendita presso la biglietteria del Teatro Massimo, aperta tutti i giorni dalle ore 9.30 alle ore 15.30. Info: https://www.teatromassimo.it/event/giulio-e/