Il mondo della cucina pugliese è in lutto per la scomparsa di Enzo Francavilla, chef di fama internazionale e inventore degli spaghetti all’assassina, piatto iconico della gastronomia barese. Francavilla, 90 anni, si è spento serenamente lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di chi lo ha conosciuto e amato. La sua eredità culinaria, però, vivrà per sempre, tramandata da generazioni di chef e appassionati.
Enzo Francavilla
Nato a Bari nel 1934, Enzo Francavilla ha dedicato la sua vita alla passione per la cucina. Dopo aver affinato le sue competenze in alcuni dei ristoranti più prestigiosi della Puglia, ha preso le redini del ristorante “Sarti” e del “Sorso Preferito”, diventando un punto di riferimento per la ristorazione barese. La sua creatività e la sua maestria ai fornelli gli hanno permesso di dare vita a piatti innovativi e gustosi, sempre profondamente legati alla tradizione culinaria pugliese.
Ma il suo nome è indissolubilmente legato agli spaghetti all’assassina, una ricetta nata quasi per caso nel 1967. Si narra che, durante un servizio particolarmente frenetico, Francavilla abbia lasciato gli spaghetti in padella un po’ più a lungo del previsto, creando una crosticina croccante e irresistibile. I clienti, assaggiando quella prelibatezza, esclamarono: “Buonissimi davvero, sei proprio un assassino!”. Da quel momento, il piatto è stato battezzato “spaghetti all’assassina” e ha iniziato la sua inarrestabile ascesa verso la fama.
Spaghetti all’assassina
La ricetta, apparentemente semplice, richiede in realtà una grande maestria e una perfetta conoscenza dei tempi di cottura. Gli spaghetti vengono cotti in un brodo di pomodoro ristretto, con l’aggiunta di peperoncino e olio extravergine d’oliva. La particolarità sta nella tecnica di cottura, che prevede di “risottare” la pasta in padella, facendola tostare e creando una crosticina croccante e dorata.
Negli ultimi anni, gli spaghetti all’assassina sono diventati un vero e proprio cult, non solo a Bari ma in tutta la Puglia. Sono stati celebrati in libri, programmi televisivi e persino in un festival dedicato. Enzo Francavilla, con la sua umiltà e la sua passione, ha contribuito a rendere questo piatto un simbolo della cucina pugliese nel mondo.
La Scomparsa
La notizia della sua scomparsa ha suscitato profondo cordoglio in tutta la regione. Numerosi i messaggi di affetto e di stima da parte di colleghi, amici e clienti. Pietro Petruzzelli, assessore al Comune di Bari, ha ricordato Francavilla con queste parole: “Era il lontano 1967 quando lo chef Enzo Francavilla decise di preparare un piatto di spaghetti al pomodoro piccanti e bruciacchiati. Il nome spaghetti all’assassina deriva dal commento dei clienti all’assaggio: ‘buonissimi davvero, sei proprio un assassino’. Sono passati 57 anni e gli spaghetti all’assassina sono diventati di moda ma sempre buonissimi e sempre più uno dei simboli culinari della nostra città! Grazie Enzo Francavilla, che la terra ti sia lieve”.
Con la scomparsa di Enzo Francavilla, la Puglia perde un grande chef e un ambasciatore della sua cucina. Ma il suo ricordo e la sua eredità culinaria continueranno a vivere, grazie agli spaghetti all’assassina e a tutti coloro che, con passione e dedizione, portano avanti la tradizione della cucina pugliese.