Il canile municipale di Vizzini (CT) sequestrato dai Carabinieri del NAS per gravi carenze strutturali e igieniche. 61 cani trasferiti in strutture idonee.
Condizioni igienico-sanitarie precarie, box senza copertura esposti alle intemperie, sistemi di drenaggio e scarico dell’acqua inesistenti, con conseguente ristagno e formazione di alghe. È la situazione critica rilevata dai Carabinieri del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Catania all’interno del canile municipale di Vizzini, che ha portato al sequestro preventivo della struttura e al trasferimento dei 61 cani ospitati. Un intervento scattato su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone, a seguito di segnalazioni sulle condizioni degli animali.
Box Scoperti e Acqua Stagnante: Condizioni Inadeguate e Prescrizioni Ignorate
L’ispezione dei NAS ha confermato le criticità già emerse durante un precedente controllo effettuato dal personale dell’Azienda Sanitaria Provinciale (ASP). In quell’occasione, erano state impartite precise prescrizioni al Comune di Vizzini, gestore della struttura, per risolvere i problemi riscontrati. Tuttavia, al momento del nuovo controllo dei Carabinieri, la situazione non era migliorata. I 61 cani presenti erano ancora ospitati all’interno di box privi di copertura, esposti quindi al sole cocente, alla pioggia e al freddo, senza alcun riparo adeguato. Mancavano inoltre sistemi efficienti per il drenaggio e lo scarico dell’acqua, con la conseguente formazione di numerose pozze d’acqua stagnante all’interno dei box. La situazione era talmente compromessa che in queste pozze era persino comparsa un’alga, chiaro segnale del prolungato ristagno e della mancanza di pulizia e manutenzione. Condizioni incompatibili con il benessere degli animali, anche se, fortunatamente, nessun cane è stato trovato in condizioni di salute particolarmente scadenti al momento del controllo.
Sequestro e Trasferimento dei 61 Cani: Struttura Inadeguata Affidata alla Municipale
Di fronte a un quadro così grave e al mancato rispetto delle prescrizioni dell’ASP, i Carabinieri del NAS non hanno potuto fare altro che procedere al sequestro preventivo dell’intera struttura. I 61 cani sono stati immediatamente trasferiti presso altri canili autorizzati, dove potranno ricevere cure e assistenza in ambienti idonei e rispettosi delle normative sul benessere animale. La struttura sequestrata è stata affidata in custodia giudiziaria alla Polizia Municipale di Vizzini. L’intervento dei NAS sottolinea l’importanza della vigilanza sul rispetto delle norme a tutela degli animali ospitati nei canili e nei rifugi. Le condizioni strutturali e igienico-sanitarie di queste strutture sono fondamentali per garantire il benessere fisico e psicologico degli animali. Si ricorda che le persone eventualmente deferite all’Autorità Giudiziaria in relazione a questa vicenda sono da ritenersi presunte innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza.