Un ristorante nel quartiere commerciale di Villaggio Mosè, ad Agrigento, è finito nel mirino dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro (NIL) e dei militari della Compagnia cittadina. L’ispezione ha portato alla luce numerose irregolarità, che hanno portato alla denuncia del proprietario, un 40enne residente ad Agrigento, e all’elevazione di una maxi sanzione di oltre 5.000 euro. Un’operazione che rientra nell’ambito dei controlli a tutela della sicurezza sul lavoro e del rispetto delle normative in materia di videosorveglianza e di tutela dei lavoratori.
Una delle principali irregolarità riscontrate riguarda l’impianto di videosorveglianza. Il ristorante era dotato di telecamere, ma il titolare non aveva richiesto la necessaria autorizzazione all’Ispettorato Territoriale del Lavoro. Una violazione della normativa sulla privacy e sulla tutela dei lavoratori, che prevede precise regole per l’installazione e l’utilizzo di sistemi di videosorveglianza nei luoghi di lavoro.
L’ispezione ha permesso di accertare anche una serie di violazioni in materia di sicurezza sul lavoro. In particolare, è emerso che il titolare non aveva sottoposto i lavoratori alla prevista sorveglianza sanitaria, non aveva fornito loro adeguata formazione e informazione sui rischi specifici dell’attività e non aveva consegnato i dispositivi di protezione individuale (DPI) necessari per lo svolgimento delle mansioni in sicurezza. Una serie di gravi mancanze, che mettono a rischio la salute e l’incolumità dei dipendenti.
Denuncia e Maxi Multa: le Conseguenze per il Titolare
Il 40enne titolare del ristorante del Villaggio Mosè è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Agrigento. Dovrà rispondere di utilizzo del sistema di videosorveglianza privo di autorizzazione, omessa sorveglianza sanitaria, mancata formazione e informazione dei lavoratori e omessa consegna dei dispositivi di protezione individuale. Inoltre, gli è stata comminata una maxi sanzione di oltre 5.000 euro, a causa delle numerose irregolarità riscontrate.
L’operazione dei Carabinieri del NIL e della Compagnia di Agrigento dimostra l’importanza dei controlli a tappeto per garantire la sicurezza sul lavoro e il rispetto dei diritti dei lavoratori. La presenza di telecamere non autorizzate, la mancanza di sorveglianza sanitaria, di formazione e di dispositivi di protezione individuale rappresentano gravi violazioni delle normative, che mettono a rischio la salute e l’incolumità dei dipendenti. L’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di individuare e sanzionare queste irregolarità, ripristinando la legalità e tutelando i lavoratori. Un’azione che si inserisce in un contesto più ampio di contrasto al lavoro nero e allo sfruttamento, e che mira a garantire condizioni di lavoro dignitose e sicure per tutti.