Un operaio di 52 anni, Vincenzo Giova, originario di Napoli, ha perso la vita in un tragico incidente sul lavoro avvenuto ieri pomeriggio, 3 marzo 2025, al porto di Catania. L’uomo, imbarcato sulla nave Eurocargo Ravenna-Palermo, è rimasto schiacciato durante le operazioni di carico e scarico di alcuni container. Un dramma che riaccende i riflettori sul tema della sicurezza sul lavoro, in particolare nei porti, ambienti ad alto rischio di incidenti. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta e ha disposto il sequestro della nave per accertare le cause dell’incidente e le eventuali responsabilità.
L’incidente è avvenuto nel porto di Catania, sul lato ovest, dove era ormeggiata la nave Eurocargo Ravenna-Palermo, un traghetto utilizzato per il trasporto di merci e veicoli. La nave era in sosta a Catania ed era diretta a Salerno. Vincenzo Giova, operaio marittimo di 52 anni, era impegnato nelle operazioni di carico e scarico di alcuni container, quando, per cause ancora in corso di accertamento, è rimasto schiacciato da uno di essi.
La dinamica esatta dell’incidente è ancora al vaglio degli inquirenti. Secondo una prima ricostruzione, ancora frammentaria e da confermare, l’uomo sarebbe rimasto schiacciato durante le manovre di movimentazione dei container a bordo della nave. Non è chiaro, al momento, se si sia trattato di un errore umano, di un malfunzionamento delle attrezzature o di un’altra causa.
L’allarme è stato lanciato immediatamente dai colleghi dell’operaio, che hanno assistito alla scena. Sul posto sono intervenuti i soccorsi, ma purtroppo per Vincenzo Giova non c’è stato nulla da fare. L’uomo è morto sul colpo, a causa delle gravissime lesioni riportate nello schiacciamento.
Indagini della Polizia di Frontiera: la Procura Apre un’Inchiesta
Sull’incidente sta indagando la Polizia di Frontiera della Questura di Catania, che ha effettuato i rilievi e ha avviato le indagini per ricostruire l’esatta dinamica dell’accaduto e per accertare eventuali responsabilità. La Procura di Catania ha aperto un’inchiesta per omicidio colposo, al momento a carico di ignoti, e ha disposto il sequestro della nave Eurocargo Ravenna-Palermo, per poter eseguire tutti gli accertamenti tecnici necessari. Il sequestro della nave permetterà agli inquirenti di effettuare rilievi approfonditi a bordo, di analizzare le attrezzature utilizzate per le operazioni di carico e scarico, di verificare il rispetto delle norme di sicurezza e di raccogliere le testimonianze del personale di bordo e di eventuali testimoni oculari. Un’azione necessaria per fare piena luce sulla tragedia e per accertare se vi siano state negligenze, omissioni o violazioni delle norme di sicurezza che hanno contribuito al verificarsi dell’incidente.
La notizia della morte di Vincenzo Giova ha suscitato profondo cordoglio e rabbia tra i sindacati. La Cgil e la Cisl, insieme alla Filt Cgil e alla Fit Cisl di Catania, hanno espresso il loro dolore per la perdita di un lavoratore, padre di quattro figli, che “non ha più fatto ritorno a casa lasciando nel dolore i propri familiari e tutte le persone che lo amavano”. “È una storia che non vorremmo più raccontare e che invece si ripete in contesti lavorativi sempre diversi, ma con dinamiche sempre analoghe”, hanno dichiarato i sindacati, sottolineando come queste tragedie “potrebbero essere evitate se solo si investisse di più nei sistemi di sicurezza, nella formazione, nei controlli e in tutto ciò che ha a che fare con la sicurezza di chi opera in tutti i luoghi di lavoro”. La morte di Vincenzo Giova al porto di Catania è l’ennesima tragedia che colpisce il mondo del lavoro, riproponendo con forza il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro, in particolare in quelli ad alto rischio come i porti. Un appello accorato quello dei sindacati. Servono investimenti in sicurezza, formazione, controlli e una maggiore attenzione alla prevenzione degli infortuni. La sicurezza sul lavoro deve essere una priorità assoluta, per garantire l’incolumità dei lavoratori e per evitare che tragedie come quella di Catania si ripetano in futuro. La Cgil, la Cisl, la Filt Cgil e la Fit Cisl di Catania si stringono “con grande dolore ai familiari del lavoratore”.