Una tragedia di caccia si è consumata nelle campagne di Quartu, in località Santu Lianu, dove due giovani cacciatori, di 27 e 28 anni, hanno perso la vita durante una battuta. La ricostruzione preliminare effettuata dai carabinieri indica che uno dei due avrebbe accidentalmente esploso un colpo di fucile alla nuca dell’amico, per poi togliersi la vita con lo stesso fucile, un’arma regolarmente detenuta dal proprietario.
La serata di caccia, iniziata nella zona boschiva di Mela Murgia, si è conclusa nel peggior modo possibile. I due giovani, che non avevano fatto ritorno a casa, hanno destato l’allarme dei familiari, preoccupati per la loro prolungata assenza e per l’impossibilità di contattarli. I telefoni cellulari dei ragazzi squillavano a vuoto, ma grazie al segnale ancora attivo, è stato possibile localizzare la loro posizione e avviare immediatamente le operazioni di ricerca.
Le ricerche e il ritrovamento
Le operazioni di soccorso, coordinate dai Carabinieri della Compagnia di Quartu Sant’Elena, hanno coinvolto diverse forze in campo. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco di Cagliari con una squadra operativa, il Corpo Forestale regionale e il personale della Prefettura, che ha attivato il piano provinciale per la ricerca delle persone scomparse. Le ricerche, condotte in una zona impervia e ricca di vegetazione, si sono protratte per diverse ore prima del tragico ritrovamento.
I corpi senza vita dei due cacciatori sono stati individuati nella notte in località Santu Lianu. Entrambi giacevano vicini, in una scena che ha lasciato i soccorritori senza parole. L’arma, un fucile da caccia, è stata recuperata accanto ai corpi.
Indagini in corso per chiarire la dinamica dell’incidente di Caccia
Mentre l’area è stata posta sotto sequestro per consentire i rilievi tecnici, il Nucleo Investigativo dei Carabinieri ha già avviato le indagini per ricostruire con esattezza quanto accaduto. I rilievi approfonditi sono previsti alle prime luci dell’alba, per sfruttare le condizioni di luce migliori.
Secondo le prime ipotesi, si tratterebbe di un tragico errore seguito da un gesto estremo. Tuttavia, gli inquirenti mantengono aperte tutte le possibilità e continueranno a esaminare gli elementi raccolti per verificare l’eventuale presenza di ulteriori dettagli che possano spiegare la dinamica.
Una comunità sconvolta
La notizia della tragedia ha scosso profondamente la comunità di Quartu e delle zone circostanti, dove i due giovani erano ben conosciuti. La loro passione per la caccia li aveva portati a esplorare frequentemente le campagne circostanti, attività condivisa da molte persone nella zona.
La scomparsa improvvisa e drammatica dei due ragazzi ha lasciato un vuoto nelle famiglie e tra gli amici, che si sono stretti nel dolore. Le autorità locali e i soccorritori che hanno partecipato alle ricerche hanno espresso cordoglio e vicinanza ai familiari delle vittime, sottolineando la difficoltà di affrontare eventi tanto devastanti.
La sicurezza nelle battute di caccia
L’incidente accende nuovamente i riflettori sulla sicurezza durante le battute di caccia. L’attività, pur essendo regolamentata e praticata da molti in Sardegna, comporta rischi significativi che spesso vengono sottovalutati. L’importanza di seguire rigorosamente le norme di sicurezza, soprattutto quando si maneggiano armi da fuoco, emerge con forza in circostanze come questa.
Gli esperti ricordano che la prudenza, la corretta manutenzione delle armi e una comunicazione chiara tra i partecipanti sono fondamentali per ridurre al minimo il rischio di incidenti, che purtroppo possono avere conseguenze tragiche come quelle accadute a Quartu.
Lutto e riflessione
Mentre le indagini continuano, resta il dolore di due giovani vite spezzate e di una comunità che si trova a fare i conti con una perdita incolmabile. Le autorità si sono impegnate a chiarire ogni aspetto dell’accaduto per fornire risposte ai familiari e per evitare che tragedie simili possano ripetersi in futuro.