“Un’immagine della Sicilia che cresce, che innova, che costruisce futuro”. Con queste parole il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha accolto con evidente soddisfazione i dati anticipati oggi dal Report SVIMEZ, un documento che traccia un quadro decisamente positivo per l’economia dell’Isola. Secondo le analisi dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno, la Sicilia non solo ha superato la media nazionale e meridionale in termini di crescita del Prodotto Interno Lordo nel 2023, ma ha anche registrato un notevole incremento dell’occupazione nell’ultimo triennio, coincidente con l’inizio dell’attuale legislatura regionale.
I numeri, che saranno presentati ufficialmente venerdì prossimo a Palazzo Reale a Palermo in un convegno ANFIR promosso dall’Irfis, parlano chiaro. Nel 2023, la Sicilia ha fatto segnare la crescita del PIL più alta d’Italia, attestandosi a un robusto +2,2%. Una performance che stacca nettamente sia la media nazionale, ferma allo 0,7%, sia quella del complesso del Mezzogiorno, che si assesta a +1,3%. “La nostra regione,” ha commentato Schifani, “ha saputo imprimere una decisa accelerazione alla propria economia”. E le prospettive, pur in un contesto internazionale ed europeo segnato dall’incertezza, rimangono incoraggianti: la SVIMEZ stima che anche per il 2024 e il 2025 l’Isola si confermerà tra le regioni più dinamiche del Paese.
Ancor più eloquenti, secondo il presidente Schifani, sono i dati relativi al mercato del lavoro. Negli ultimi tre anni, l’occupazione in Sicilia è cresciuta del 13,5%, tradotto in cifre assolute significa ben 174 mila nuovi posti di lavoro. Una spinta significativa che arriva da settori strategici come l’industria, le costruzioni e i servizi avanzati. Ma segnali positivi emergono anche dal rafforzamento dell’ecosistema dell’innovazione regionale e dal rilancio dell’export agroalimentare, con il comparto della trasformazione alimentare che, da solo, ha superato il miliardo di euro di valore.
Un altro indicatore di vitalità, evidenziato con orgoglio da Schifani, riguarda il capitale umano e la sua valorizzazione. “Non possiamo non rilevare con soddisfazione i progressi sul fronte della formazione e dell’inserimento qualificato nel mondo del lavoro,” ha dichiarato il governatore. “La percentuale di giovani laureati che trovano impiego entro tre anni dal conseguimento del titolo è passata dal 38% del 2019 al 65% del 2023. Un dato che testimonia l’efficacia delle politiche regionali e dell’investimento sul capitale umano”.
Nonostante questo quadro largamente positivo, il presidente della Regione non nasconde le sfide che restano aperte. “Accanto a questi risultati incoraggianti,” ha concluso Schifani, “il Report ci ricorda che permangono alcune aree di fragilità, in particolare sul versante dell’occupazione giovanile e femminile. Tutto ciò ci impone di tenere alta l’attenzione e di intervenire con strumenti mirati e incisivi”. Un impegno a proseguire sulla strada della crescita, dunque, ma con un occhio vigile per garantire che lo sviluppo sia il più inclusivo possibile e non lasci indietro nessuno. La Sicilia, secondo la SVIMEZ e il suo presidente, ha imboccato la strada giusta, ma il percorso per un futuro di prosperità diffusa richiede ancora impegno e visione.