Paternò (CT) – Ancora troppi gli episodi di illegalità e negligenza nel settore edile. Lo dimostrano i recenti controlli dei Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, coadiuvati dal Nucleo Ispettorato del Lavoro, che hanno portato alla luce gravi violazioni in un cantiere per la costruzione di villette nella periferia nord di Paternò.
L’operazione, volta a garantire la sicurezza nei cantieri e a reprimere gli illeciti nel settore, ha messo in luce un quadro preoccupante: lavoro nero, mancanza di formazione e gravi carenze nella messa in sicurezza del cantiere.
Il lavoro nero: un nemico da combattere
La prima ditta controllata, responsabile dello sbancamento e del movimento terra, è stata trovata con un lavoratore in nero su sei presenti. Un dato che, purtroppo, non stupisce. Il lavoro nero è una piaga che affligge il nostro paese, privando i lavoratori di diritti e tutele fondamentali.
Ma il lavoro nero non è solo un problema sociale, è anche un problema di sicurezza nei cantieri. I lavoratori irregolari, infatti, spesso non ricevono la formazione necessaria per svolgere le proprie mansioni in sicurezza e sono più esposti al rischio di infortuni.
Formazione: un investimento per la sicurezza nei cantieri
Oltre al lavoro nero, i Carabinieri hanno riscontrato anche la mancanza di adeguata formazione per gli operai. Nessuno dei lavoratori presenti nel cantiere era stato sottoposto alla formazione obbligatoria e alla sorveglianza sanitaria, previste dalla legge per prevenire i rischi professionali.
La formazione è un elemento fondamentale per la sicurezza nei cantieri. Un lavoratore informato sui rischi e sulle misure di prevenzione è un lavoratore più consapevole e meno esposto agli infortuni. Investire nella formazione dei propri dipendenti significa investire nella sicurezza dell’intero cantiere.
Carenze nella messa in sicurezza del cantiere
La seconda ditta controllata, incaricata delle opere in muratura, è stata sanzionata per non aver predisposto i locali necessari per la sicurezza dei dipendenti. Mancavano servizi igienici, spogliatoi e una stanza per il primo soccorso, elementi fondamentali per garantire il benessere e la sicurezza nei cantieri.
Ma le carenze non si limitavano ai locali. I Carabinieri hanno rilevato pericolose aperture nei piani superiori delle villette e nei solai, completamente prive di protezioni. Queste aperture rappresentavano un grave rischio di caduta dall’alto, una delle principali cause di infortunio nei cantieri edili.
Denunce e sanzioni: la risposta delle istituzioni
Le gravi violazioni riscontrate hanno portato alla denuncia penale di entrambi i titolari delle imprese. Sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 6.000 euro e ammende per altri 5.000 euro, oltre al recupero di contributi assicurativi e assistenziali per il lavoratore in nero, pari a 1.200 euro.
Una risposta ferma da parte delle istituzioni, che dimostra l’impegno nella lotta all’illegalità e nella tutela della sicurezza nei cantieri.
La sicurezza sul lavoro: una responsabilità di tutti
I controlli dei Carabinieri a Paternò mettono in luce un problema ancora troppo diffuso nel nostro paese: la scarsa attenzione alla sicurezza nei luoghi di lavoro. Gli infortuni sul lavoro hanno un costo altissimo, in termini di vite umane, sofferenza e danni economici.
È necessario un cambio di mentalità, che metta al centro la sicurezza dei lavoratori. Le imprese devono investire nella prevenzione, garantendo la formazione dei dipendenti, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e la messa in sicurezza degli ambienti di lavoro.
Le istituzioni, da parte loro, devono continuare a svolgere un ruolo attivo, intensificando i controlli e applicando sanzioni severe a chi non rispetta la legge.
Solo attraverso un impegno congiunto di imprese e istituzioni si può creare una cultura della sicurezza che protegga la salute e la vita dei lavoratori.