Sharenting, figli in vetrina.
Negli ultimi tempi, con l’avanzare del digitale, siamo sempre più abituati ad essere costantemente attivi sui social media, condividendo, spesso, non solo piccoli attimi delle nostra giornata ma anche le esperienze, formative e non, della nostra vita. Si ha sempre di più, almeno per la maggior parte degli utenti, l’esigenza di tenere informate le persone che ci seguono. E proprio per questo la condivisione sembra non trovare mai uno stop.
Da qui nasce il fenomeno chiamato Sharenting. Infatti, il rapporto del Children’s Commissioner for England afferma che un bambino appaia in circa 1.300 fotografie pubblicate online, anche prima dei 13 anni di età. Si tratta di immagini che vengono postate sugli account stessi dei bambini, su quelli dei genitori o dei familiari in generale.
In Italia questo fenomeno pare stia prendendo sempre più forma su diverse piattaforme, soprattutto su Instagram. E’ giusto dire, però, che il bisogno di pubblicare, il più delle volte, deriva dal voler condividere una gioia, un’attimo di felicità con le persone che ci vogliono bene. E, in questo caso, si postano video o foto dei propri figli per manifestare l’amore o comunque una soddisfazione di vita personale. Però non tutti sono della stessa idea. Infatti se una parte di questa vita online è affollata da genitori che condividono quotidianamente immagini dei propri bambini, un’altra parte è caratterizzata, invece, da genitori che preferiscono tenere oscurati i volti dei minori.
Sharenting: Dove sta il giusto ?
“Dove sta il giusto?”, è questa la domanda che non trova ancora risposta. Questo perché ognuno condivide e vive il mondo online come meglio crede sia giusto per se stesso. Però, a tal proposito, si sono verificate, più di una volta, polemiche riguardo a questo fenomeno usato, secondo alcuni, unicamente come strategia di monetizzazione soprattutto tra influencer. I quali, mettendo i figli “in vetrina” perdono il controllo della situazione esponendoli, così, a tutti i rischi che questo tipo di condivisione può avere sul web.