Tragedia sul lavoro a Scordia (CT): Nunzio Mazzone, 65 anni, titolare di una ditta edile, muore cadendo da un ponteggio. Cordoglio del sindaco Barchitta.
Un velo di profondo dolore è calato sulla comunità di Scordia, nel Catanese, per l’improvvisa e tragica scomparsa di Nunzio Mazzone. A soli 65 anni, questo noto e stimato imprenditore edile ha perso la vita questa mattina, vittima di un fatale infortunio mentre si trovava al lavoro in un cantiere. Una morte bianca che lascia sgomenta la cittadina e riaccende i riflettori sulla piaga degli incidenti nei luoghi di lavoro.
Il Dolore di una Comunità per un Lavoratore Apprezzato
La notizia della morte di Nunzio Mazzone ha colpito duramente Scordia. Descritto da tutti come una persona dal carattere mite, un uomo buono e rispettoso, ma soprattutto un instancabile lavoratore, era una figura conosciuta e apprezzata in paese. Gestiva, insieme al fratello, una ditta edile, contribuendo all’economia locale con il suo impegno quotidiano. Il sindaco di Scordia, Francesco Barchitta, si è fatto interprete del sentimento collettivo con un commosso messaggio diffuso sui social network: “La tragedia del nostro caro concittadino Nunzio Mazzone avvolge la Nostra Comunità nel dolore, da tutti definito, come persona buona, rispettosa e grande Amico di tutti. Dio l’accolga tra le braccia”. Parole che testimoniano il legame profondo tra Mazzone e la sua comunità, ora unita nel cordoglio e nel sostegno alla famiglia, colpita da una perdita così improvvisa e dolorosa.
Il Volo Fatale dal Ponteggio e le Indagini sulla Sicurezza
La tragedia si è consumata in un cantiere edile situato in contrada Castagna, nelle immediate vicinanze della zona industriale di Scordia. Nunzio Mazzone stava eseguendo dei lavori su una palazzina a due piani. Si trovava su un ponteggio quando, per cause che sono attualmente al centro delle indagini delle autorità competenti, è precipitato nel vuoto. Un volo fatale che non gli ha lasciato scampo. L’allarme è scattato immediatamente e sul posto è intervenuto il personale sanitario del 118, anche con l’ausilio dell’elisoccorso, nel disperato tentativo di salvargli la vita.
Purtroppo, però, ogni sforzo si è rivelato inutile: le ferite riportate nella caduta erano troppo gravi e l’uomo è deceduto praticamente sul colpo. Le forze dell’ordine hanno avviato gli accertamenti per ricostruire l’esatta dinamica dell’infortunio e, soprattutto, per verificare il pieno rispetto di tutte le normative vigenti in materia di sicurezza sul lavoro all’interno del cantiere. Sarà cruciale stabilire se l’impalcatura fosse a norma, se fossero presenti tutte le protezioni necessarie e se fossero stati adottati tutti gli accorgimenti per prevenire incidenti come questo. L’ennesima morte bianca in Italia impone una riflessione amara e la necessità di rafforzare ulteriormente i controlli e la cultura della sicurezza per proteggere la vita di chi lavora.