Potrebbe avere un nome e un volto la giovane vittima del devastante incidente stradale avvenuto sabato pomeriggio sulla provinciale 27, nel tratto che collega Scicli a Playa Grande, ieri dalle prime indiscrezioni era trapelato che fosse una donna. Gli inquirenti ritengono che il corpo senza vita, estratto carbonizzato dall’abitacolo di una Peugeot 2008 divorata dalle fiamme, possa appartenere a E. M., un ragazzo di 26 anni residente a Scicli, che risulterebbe anche essere il proprietario del veicolo. Una corrispondenza che, tuttavia, necessita della prova scientifica definitiva.
A causa delle condizioni del corpo, irriconoscibile dopo l’incendio, l’identificazione certa potrà avvenire solo tramite l’esame del DNA. Le autorità competenti hanno già disposto l’accertamento genetico e avviato le relative procedure, un passaggio fondamentale per dare una risposta ufficiale e consentire alla famiglia e alla comunità di iniziare l’elaborazione del lutto.
Nel frattempo, le indagini condotte dalla Polizia Locale di Scicli iniziano a delineare una possibile dinamica della tragedia. Secondo i primi rilievi, la Peugeot 2008, con a bordo il giovane (presumibilmente il 26enne E. M.), viaggiava in direzione di Scicli. Sulla corsia opposta, procedeva una Fiat 500 condotta da una ragazza di 23 anni, C. P., anche lei residente a Scicli. Per cause ancora in fase di accertamento, la Peugeot avrebbe improvvisamente invaso la corsia di marcia opposta.
L’impatto con la Fiat 500 sarebbe stato violentissimo, avvenuto sul lato passeggero dell’utilitaria. La conseguenza immediata per la Peugeot 2008 è stata catastrofica: l’auto ha preso fuoco istantaneamente, trasformandosi in una trappola mortale per il suo conducente, deceduto carbonizzato. La giovane alla guida della Fiat 500 è rimasta ferita nello scontro ed è stata soccorsa e trasportata in ospedale.
Mentre le indagini della Polizia Locale proseguono per chiarire ogni dettaglio sulle cause che hanno innescato la fatale collisione, la comunità di Scicli vive ore di angoscia, in attesa che l’esame del DNA confermi l’identità della vittima. Un’attesa carica di dolore per un’altra giovane vita spezzata troppo presto sulle strade del territorio.
(foto di Franco Assenza)