Operazione “Giovedì Santo” a Francofonte: 3 extracomunitari denunciati per minacce, violenza privata e droga dopo la querela di un connazionale. Plauso del Sindaco.
Un’operazione di polizia giudiziaria ad alto impatto, denominata significativamente “Operazione Giovedì Santo”, è stata condotta ieri, 17 aprile, dal Comando di Polizia Locale di Francofonte, in provincia di Siracusa. L’intervento, scattato a seguito della denuncia di un giovane migrante, ha portato alla denuncia in stato di libertà di tre suoi connazionali per reati che vanno dall’occupazione arbitraria di immobile alla violenza privata e minaccia di morte, oltre al rinvenimento di sostanze stupefacenti e di un coltello.
L’Incubo di un Giovane Migrante: Minacce, Occupazione e la Coraggiosa Denuncia
Tutto ha avuto inizio nella mattinata di ieri, Giovedì Santo, quando un giovane extracomunitario si è presentato presso gli uffici della Polizia Locale di Francofonte per sporgere querela. Il ragazzo, regolarmente soggiornante in Italia, assunto come bracciante agricolo e titolare di un contratto di affitto registrato, ha raccontato di essere vittima di soprusi da parte di tre connazionali. Secondo la sua denuncia, i tre avrebbero occupato arbitrariamente parte del suo immobile e lo avrebbero sottoposto a violenza privata e pesanti minacce di morte.
Una situazione di grave intimidazione che lo ha spinto a chiedere aiuto alle autorità. Il personale dell’Ufficio Denunce ha raccolto la sua testimonianza, dando immediatamente avvio alle indagini. Gli agenti impegnati nel controllo del territorio hanno attivato una serie di accertamenti e servizi di appostamento nei pressi dell’abitazione segnalata, situata nel pieno centro urbano di Francofonte. Durante questa fase, sono emersi ulteriori elementi di sospetto, tra cui la possibile detenzione di armi e sostanze stupefacenti all’interno dell’immobile.
“Operazione Giovedì Santo”: Blitz, Droga, Identificazioni e Plauso delle Istituzioni
Sulla base degli elementi raccolti, alle ore 19:00 di ieri è scattato il blitz, coordinato dal Comandante del Corpo, Maggiore Daniel Amato, e condotto da una nutrita squadra di agenti, tra cui il Commissario Giancarlo Santocono e l’Ispettore Capo Archimede Lorefice. Durante la perquisizione dell’abitazione, eseguita ai sensi dell’articolo 41 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza, i sospetti hanno trovato conferma. Sono state rinvenute alcune dosi di sostanza stupefacente, presumibilmente destinate allo spaccio, un bilancino di precisione e, soprattutto, un coltello con una lama di ben 18 centimetri, che secondo la vittima sarebbe stato usato per minacciarlo.
Il materiale è stato sequestrato. Poiché non tutti i soggetti segnalati erano presenti al momento del blitz, il personale è rimasto in appostamento. Poco dopo, uno dei tre extracomunitari denunciati ha fatto ritorno nell’immobile ed è stato prontamente fermato e identificato. L’uomo è risultato irregolare sul territorio nazionale (sbarcato nel 2022 e mai censito) e destinatario delle accuse di minacce di morte e violenza privata.
È stato quindi sottoposto a fermo per identificazione e trasferito alla Questura di Siracusa per i rilievi fotodattiloscopici AFIS, che ne hanno confermato l’identità. Al termine degli accertamenti, anche lui, come gli altri due presunti complici (la cui posizione sarà definita), è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria. Il Comandante Amato ha espresso vivo ringraziamento ai suoi collaboratori “per l’abnegazione e la competenza dimostrate”. Anche il Sindaco di Francofonte, Arch. Daniele Nunzio Lentini, è intervenuto lodando l’operazione come “segno tangibile dell’impegno costante del Comando”, sottolineando che “se i cittadini denunciano, la Polizia Locale c’è ed interviene”. Si ricorda che gli indagati sono presunti innocenti fino a sentenza definitiva.