Allarme a Randazzo (CT) per due bombe della Seconda Guerra Mondiale. Una, da 110 kg, vicino alla cattedrale. Sabato 12 aprile evacuazione di 1.300 persone per la bonifica.
La comunità di Randazzo, in provincia di Catania, si prepara a vivere una giornata di particolare apprensione e disagio. Sabato prossimo, 12 aprile 2025, una vasta area del centro abitato dovrà essere evacuata per consentire le operazioni di bonifica e brillamento di due ordigni bellici risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, rinvenuti nel territorio comunale. Una misura precauzionale necessaria per garantire l’incolumità dei cittadini durante le delicate operazioni degli artificieri.
Due Ordigni Bellici: Rischio nel Centro Storico e in Contrada Vivaio
La scoperta dei due residuati bellici ha fatto scattare il protocollo di sicurezza. Uno degli ordigni, particolarmente preoccupante per dimensioni e posizione, è una bomba di fabbricazione americana dal peso di oltre 110 chilogrammi, ritrovata in prossimità della Cattedrale di Santa Maria Assunta, nel cuore del centro storico di Randazzo. La sua presenza in un’area densamente abitata rende l’operazione di bonifica particolarmente complessa e delicata. Il secondo ordigno, di dimensioni più ridotte e di origine britannica, è stato invece localizzato in contrada Vivaio, una zona più periferica ma che richiede comunque un intervento specializzato per la rimozione in sicurezza. Il ritrovamento di bombe inesplose risalenti all’ultimo conflitto mondiale non è purtroppo un evento raro in Sicilia, teatro di aspri combattimenti, e testimonia i pericoli nascosti che ancora si celano nel sottosuolo.
L’Operazione di Sabato: Evacuazione di 1.300 Persone e Misure di Sicurezza
Le operazioni di bonifica e brillamento (o disinnesco, a seconda della valutazione degli artificieri) avranno inizio alle ore 6:00 di sabato 12 aprile. Per garantire la massima sicurezza, la Prefettura di Catania, che ha coordinato la pianificazione dell’intervento in una riunione specifica, ha disposto l’evacuazione precauzionale di un’ampia area. Sarà creata una “zona di rispetto” con un raggio di 334 metri attorno alla bomba più grande, quella vicino alla cattedrale, in direzione del centro abitato. All’interno di quest’area ricadono circa 1.300 residenti, che dovranno lasciare le proprie abitazioni e saranno temporaneamente ospitati in un’apposita area sicura individuata dal Comune di Randazzo. L’evacuazione riguarderà anche la caserma della Polizia Stradale e sei strutture ricettive (hotel, B&B) presenti nella zona di rischio. Si tratta di un’operazione complessa che richiederà la collaborazione di tutti i cittadini e il dispiegamento di personale delle forze dell’ordine e della protezione civile per gestire l’evacuazione e garantire la sicurezza durante l’intervento degli specialisti. Si prevedono inevitabili disagi alla viabilità e alle normali attività cittadine per tutta la durata delle operazioni di bonifica.