La Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Caltanissetta ha emesso tre provvedimenti di Daspo nei confronti di altrettanti sostenitori del Niscemi Calcio, protagonisti di gravi episodi durante l’incontro con l’Aci Bonaccorso, valido per il campionato di Promozione, girone D, disputato lo scorso 16 marzo allo stadio di Niscemi.
Il Questore della Provincia di Caltanissetta, Pinuccia Albertina Agnello, ha firmato i provvedimenti al termine di un’attenta istruttoria condotta dagli uffici investigativi della Questura. I destinatari del divieto sono un 57enne, un 22enne e un minorenne, tutti ritenuti responsabili di condotte incompatibili con la partecipazione a eventi sportivi.
Fumogeni e coltelli: le accuse ai tre tifosi
Nel dettaglio, il 57enne è stato individuato come autore dell’accensione di fumogeni all’interno dell’impianto sportivo, comportamento che rappresenta una violazione delle norme di sicurezza negli stadi e un potenziale rischio per l’incolumità pubblica.
Ben più gravi le condotte attribuite al 22enne e al minorenne, che, durante le operazioni di filtraggio all’ingresso dello stadio, sono stati trovati in possesso di coltelli a serramanico. Un rinvenimento che ha fatto scattare la denuncia alla Procura della Repubblica di Gela e l’immediata segnalazione agli organi competenti per l’emissione del Daspo, il divieto di accesso alle manifestazioni sportive.
Divieto di accesso agli stadi per due anni
I tre soggetti, tutti denunciati, non potranno accedere agli stadi e a qualsiasi evento sportivo per un periodo di due anni, come disposto nei provvedimenti restrittivi emessi dal Questore. Il Daspo, misura di prevenzione amministrativa, mira a garantire la sicurezza e l’ordine pubblico durante le competizioni calcistiche, soprattutto in ambito dilettantistico, dove episodi di tensione sono purtroppo frequenti.
Il caso di Niscemi conferma l’attenzione delle forze dell’ordine nella vigilanza degli eventi sportivi anche nei campionati minori, ribadendo la linea dura contro ogni forma di violenza, possesso di armi o utilizzo di materiale pericoloso all’interno degli stadi.