Naufragio a Linosa: Condannato Armatore per Escursione Abusiva, 17 Turisti in Mare.
Un anno e quattro mesi di reclusione per naufragio colposo: è questa la condanna inflitta dal Tribunale di Agrigento a Gerlando Benedetto Errera, linosano di 67 anni, armatore e proprietario dell’unità da diporto “Stefania”, naufragata il 15 giugno 2021 al largo di Linosa. L’imbarcazione, sovraccarica di passeggeri (17 persone a bordo, quasi il triplo dei 6 consentiti) e condotta senza le necessarie autorizzazioni, si inclinò e affondò, facendo finire in acqua tutti i turisti che avevano pagato per un’escursione lungo la costa dell’isola. Una sentenza che riconosce la responsabilità dell’armatore per aver messo a rischio la vita dei passeggeri, imbarcandoli in numero eccessivo e senza le dovute precauzioni.
Escursione Abusiva: “Stefania” Sovraccarica di Turisti
Il 15 giugno 2021, la “Stefania”, un’unità da diporto di proprietà di Gerlando Benedetto Errera, salpò per un’escursione turistica lungo la costa di Linosa, isola dell’arcipelago delle Pelagie. A bordo, però, c’erano ben 17 passeggeri, quasi il triplo rispetto ai 6 consentiti per quel tipo di imbarcazione. Un sovraccarico evidente, che ha compromesso la stabilità del natante e che ha contribuito al naufragio.
Secondo quanto accertato durante il processo, l’imputato avrebbe imbarcato i passeggeri, a titolo oneroso, facendogli pagare il biglietto, senza alcuna autorizzazione per il trasporto di persone. Per consentire a tutti di salire, li avrebbe fatti posizionare sulla “tuga”, ovvero la parte rialzata rispetto al piano di coperta, una scelta che ha ulteriormente compromesso la stabilità dell’imbarcazione. Giunti all’altezza di Cala Pozzolana di Ponente, la “Stefania” iniziò a inclinarsi, fino ad affondare, facendo finire in acqua tutti i turisti.
Linosa, Passeggeri in Mare: il Salvataggio e la Paura
Il naufragio ha causato momenti di grande paura tra i passeggeri, costretti a gettarsi in mare per mettersi in salvo. Fortunatamente, non ci sono state vittime, ma l’episodio avrebbe potuto avere conseguenze ben più gravi.
Il processo a carico di Gerlando Benedetto Errera si è concluso con la condanna dell’imputato a un anno e quattro mesi di reclusione per il reato di naufragio colposo. I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Wilma Angela Mazzara, hanno riconosciuto la responsabilità dell’armatore per aver messo a rischio la vita dei passeggeri, imbarcandoli in numero eccessivo e senza le necessarie autorizzazioni.
La condanna di Gerlando Benedetto Errera rappresenta un monito per tutti coloro che operano nel settore del trasporto marittimo e delle escursioni turistiche. La sicurezza dei passeggeri deve essere sempre la priorità assoluta, e il rispetto delle regole è fondamentale per prevenire incidenti e per garantire la tutela della vita umana. Il naufragio della “Stefania” a Linosa è un episodio che non deve ripetersi, e la sentenza del Tribunale di Agrigento rappresenta un segnale forte e chiaro: chi mette a rischio la vita altrui per profitto, dovrà risponderne davanti alla giustizia.