L’essenziale è invisibile agli occhi. O forse non più.
Questa è una delle più celebri frasi del racconto del Piccolo Principe, poi diventato anche un film d’animazione.
Ma cosa ci racconta questo bambino? E cosa vuole farci capire? E soprattutto, oggi è ancora così?
Partiamo dall’inizio. Questo racconto, tramite il piccolo principe, tenta di spiegare il senso della vita. Ma se, gli adulti, fanno fatica a capire quale sia, come è possibile che un bimbo ci riesca? Eppure, è sorprendente vedere come i bambini siano cosi avanti, rispetto ad un adulto su quale sia il senso della vita.
Il racconto spiega il senso dell’amore e dell’amicizia; e mi fa riflettere molto l’idea che un adulto, prima di diventare tale, è stato bambino. Eppure, “da grandi” sembra ci si dimentichi delle cose più essenziali.
Giovanni Pascoli, uno dei miei poeti preferiti, ci parla di un ” fanciullino”. Lui, sosteneva che in ognuno di noi c’è un bambino, ma che solo i poeti, e mi allargherei agli artisti in generale, sono capaci di tirare fuori il bambino che è in loro e farlo vivere senza vergognarsi. Gli adulti invece, tristi e ormai troppo seri, lo reprimono per paura di essere giudicati male.
E alla fine, questo bambino e questo poeta, ci portano un messaggio molto simile. L’essenziale è invisibile agli occhi è la traduzione di un messaggio complesso. Profondo. Difficile da interpretare per chi non ragiona con il cuore puro di un bambino.
L’essenziale è invisibile agli occhi: ma lo è ancora?
Se è vero, come lo è, che l’insegnamento del racconto è che siamo noi, i responsabili delle persone con cui ci leghiamo. E questa responsabilità serve a farci capire meglio ed apprezzare il mondo,ci da una lezione su cosa sia il vero amore. Oggi, in una società superficiale ed effimera, vuota, come quella in cui viviamo, è ancora potente il messaggio che il piccolo principe vuole darci? O forse, è ormai fuori moda?
Qualcosa di talmente difficile da avere, che non ci scomodiamo neanche più di sognarlo. Perché comodità e semplicità sono parole fondamentali in una società pigra, che vuole tutto e subito. Una società in cui viene prima la scatola e poi il contenuto.
E allora, oggi, è ancora vero che l’essenziale è invisibile agli occhi, o l’essenziale è diventato visibile, perché abbiamo deciso che è più essenziale un bel fisico che un bel cuore?
E soprattutto, ci sono ancora persone che mettono davanti la cura di un altra persona e viceversa persone che lo apprezzano ? O è veramente tutto dovuto?
Io, questo non lo so, ma forse, perché vado da sempre controcorrente, non voglio avere timore di ciò che è difficile e sempre più raro. E voglio sognare e immaginare che nonostante tutto, ci sia ancora chi come me, crede che l’essenziale è invisibile agli occhi.