Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla. La storia di Sofia

Francesca Arichetta
Francesca Arichetta 3 min lettura

Giornata nazionale del Fiocchetto Lilla, la storia di Sofia.

Sofia ormai è grande, è entrata  a far parte nel mondo degli adulti quando ha compiuto 18 anni qualche mese fa. E’ felice, la scuola va bene e sa già cosa vuole diventare da grande. Non vede l’ora di finire l’ultimo anno di liceo per buttarsi anima e corpo in quello che più ama fare. Ha pochi amici perché è un po’ diffidente, ma quei pochi che si tiene accanto sa che rimarranno per sempre.

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Ultimamente è un po’ stanca, un po’ stressata. A volte quando si guarda allo specchio fa fatica a riconoscersi. E’ un sentimento nuovo perché lei di questi problemi non ne ha mai sofferto. Si è sempre vista carina e non ha mai fatto particolarmente caso a quell’immagine riflessa nell’anta del suo armadio. Ultimamente, invece, pare non essere più così.

Sofia è sempre più debole. Sa che è dovuto al fatto che sta mangiando poco. Ma è più forte di lei. E’ come se stesse combattendo contro i demoni che cova di nascosto. I suoi genitori la vedono cambiata, pensano che sia un periodo, l’imminente nuovo percorso di vita che dovrà affrontare, lo stress degli ultimi giorni di scuola.

Sofia è nel pieno del suo combattimento. Sente che la malattia sta distruggendo la sua esistenza. Sta facendo a botte con sè stessa e con il suo corpo. Ogni giorno si sveglia pensando che quello sia il giorno giusto per ricominciare a nutrirsi correttamente. Mangiare sano, allenarsi con criterio, sorridere e vivere la giovinezza felice. Invece no. Non riesce a ricominciare, non riesce a non infrangere tutti i suoi buoni propositi.

Ormai è diverso tempo che lotta.

Sofia sta raggiungendo il suo obiettivo. Sta perdendo la voglia di combattere.

I suoi genitori non riescono a capire come sia potuto succedere. Stanno incominciando a comprendere che il cammino è lungo e difficile ma sono pronti ad entrare a contatto con i suoi dolori. Vogliono prendere la malattia e schiacciarla per rivedere il sorriso della loro bambina.

E’ passato un anno dal giorno in cui Sofia è stata dimessa dalla struttura. Lei adesso sorride per davvero, ha ripreso in mano la sua vita e ha aperto di nuovo il cassetto in cui aveva conservato i suoi sogni. Adesso sta cercando di esaudire il primo in cima alla lista. Ringrazia ogni giorno i suoi genitori che, mai troppo tardi, le hanno preso la mano per condurla verso la luce andando a recuperarla dentro a quel tunnel tutto buio in cui si era nascosta. Oggi la luce, a volte, si spegne di nuovo ma riesce ad accenderla da sola.

Sofia è guarita.

 

15 Marzo, Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla dedicata ai disturbi del comportamento alimentare.

 

 

 

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