Si è concluso con grande successo il convegno sulla terapia del dolore “Pain Management” presso l’ospedale Umberto I di Enna, a cui hanno partecipato numerosi esperti provenienti da tutta la Sicilia. L’evento, organizzato dal direttore scientifico Lo Giudice, direttore dell’UOS Terapia del Dolore di Enna, insieme ai presidenti Ezio De Rose, direttore della UOC di Anestesia e Rianimazione, e Massimiliano Sorbello, docente di Anestesia dell’Università Kore, ha trattato tematiche fondamentali relative alla gestione del dolore cronico e alle nuove tecniche terapeutiche.
La terapia del dolore
Il dolore cronico è una delle problematiche più rilevanti nel contesto sanitario, poiché ha un impatto significativo sulla qualità della vita dei pazienti. La sua natura complessa, che coinvolge aspetti fisici, psicologici e sociali, richiede un approccio multidisciplinare e personalizzato. Per affrontare questa sfida, la figura dell’algologo, che si occupa della diagnosi e del trattamento del dolore resistente alle cure convenzionali, è fondamentale.
Durante il convegno, gli specialisti hanno presentato una panoramica completa delle problematiche più comuni, tra cui il dolore muscoloscheletrico da artrosi, il dolore radicolare causato da ernia del disco, la nevralgia post-erpetica, il dolore orofacciale, il dolore pelvico, il dolore cronico postchirurgico e il dolore oncologico. La varietà di queste patologie dimostra l’importanza di un trattamento mirato, che può variare in base alla causa e alla gravità del dolore.
La voce degli esperti
Gli esperti hanno approfondito le diverse modalità di trattamento, iniziando con una terapia medica ad ampio spettro. Che include l’uso di farmaci tradizionali e la cannabis terapeutica, fino a esplorare le tecniche più innovative e mininvasive. Tra le terapie più promettenti vi sono la radiofrequenza a caldo e a freddo, la discectomia, la cifoplastica, l’ozonoterapia, e le stimolazioni midollari, gangliari e dei nervi periferici. Queste metodiche si sono dimostrate efficaci per ridurre il dolore in modo mirato e per migliorare la qualità della vita dei pazienti, evitando interventi invasivi più complessi.
Un focus particolare è stato dedicato alle tecniche ecoguidate. L’ecografia, infatti, si è affermata come uno strumento fondamentale sia per la diagnosi che per il trattamento del dolore cronico. Durante la seconda giornata del convegno, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di assistere a dimostrazioni pratiche, imparando ad utilizzare le metodiche ecografiche per una gestione più precisa del dolore.
La conclusione del convegno sulla terapia del dolore
L’evento si è concluso con sessioni pratiche che hanno permesso ai partecipanti di applicare direttamente le tecniche apprese, tra cui la stimolazione midollare e gangliare. Una delle sessioni più innovative ha riguardato l’uso della realtà virtuale, una tecnologia all’avanguardia che consente di simulare procedure mediche in modo sicuro e altamente educativo. Questa tecnologia potrebbe rivoluzionare il trattamento del dolore, permettendo ai professionisti di perfezionare le tecniche senza rischi per i pazienti.
Il convegno si è rivelato un’occasione preziosa per gli operatori sanitari di aggiornarsi sulle tecniche più avanzate nella gestione del dolore cronico. Con l’obiettivo di migliorare le terapie per i pazienti e affrontare in modo sempre più efficace una problematica che affligge milioni di persone in tutto il mondo. In particolare, sono stati presentati nuovi metodi di blocco del dolore, come l’iniezione di corticosteroidi direttamente nelle aree interessate o l’utilizzo di farmaci a rilascio prolungato per ridurre la frequenza dei trattamenti. Sono state inoltre illustrate le più recenti scoperte sulla neurofisiologia del dolore e le possibili strategie terapeutiche basate sulla modulazione della plasticità neuronale.
Gli argomenti discussi
Altri argomenti discussi durante il convegno hanno riguardato l’importanza della terapia multimodale nel trattamento del dolore cronico. Che prevede l’utilizzo combinato di farmaci, terapie fisiche e psicologiche. Per ottenere un miglior controllo dei sintomi e una maggiore qualità di vita per i pazienti.
Inoltre, è stato evidenziato l’effetto positivo della medicina alternativa. Come l’agopuntura e la medicina olistica nel trattamento del dolore cronico. Queste tecniche integrative possono essere utili sia in combinazione con la terapia convenzionale che come opzione per quei pazienti che non rispondono ai trattamenti tradizionali.