Chieti scoperta frode su finanziamenti pubblici

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Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti ha denunciato tre persone alla Procura della Repubblica per frode fiscale e indebita percezione di fondi pubblici. L’indagine ha portato alla luce una complessa operazione fraudolenta, che ha visto coinvolta una società di capitali operante nel settore delle pulizie specializzate, con una presunta sede nel territorio di Chieti.

Frode da oltre 1,4 milioni di euro

I militari della Tenenza di Ortona, guidati dal Tenente Giancarlo Passeri, hanno scoperto che la società, rappresentata formalmente da una cinquantaduenne aquilana descritta come “testa di legno”, ha ottenuto finanziamenti pubblici per un totale di quasi 1,4 milioni di euro. L’amministrazione effettiva dell’impresa, invece, era gestita da un sessantenne anch’esso residente in provincia dell’Aquila.

L’indagine, coordinata dal Sostituto Procuratore Giuseppe Falasca, ha evidenziato che i bilanci aziendali erano stati falsificati per simulare il possesso dei requisiti necessari ad accedere ai fondi. La società ha beneficiato di due importanti linee di finanziamento.

  • Il primo finanziamento, di circa 656 mila euro, è stato concesso da SIMEST S.p.a., un ente che supporta l’internazionalizzazione delle imprese italiane, per progetti da realizzare in Azerbaigian, Sud Africa e Canada.
  • Il secondo finanziamento, superiore a 720 mila euro, è stato erogato con la garanzia della Banca del Mezzogiorno – MedioCredito Centrale S.p.a., nell’ambito degli aiuti per le imprese danneggiate dall’emergenza COVID-19.

Uso illecito dei fondi ricevuti

Una volta ricevuti i finanziamenti, l’impresa ha utilizzato i fondi per scopi non conformi alle finalità dichiarate. Parte delle somme è stata impiegata per l’acquisto di automobili aziendali, mentre altri trasferimenti finanziari, destinati a simulare rapporti commerciali, hanno coinvolto soggetti giuridici senza reali legami economici con l’azienda. L’obiettivo era esaurire rapidamente i fondi sui conti correnti per sottrarli al controllo delle autorità.

Segnalazione alla Corte dei Conti

Oltre alla denuncia penale, la società è stata segnalata alla Corte dei Conti della Regione Abruzzo per il danno erariale causato. Tale misura mira a garantire il recupero delle risorse sottratte al bilancio pubblico e ad evitare ulteriori abusi.

Il commento del Comandante Provinciale

Il Colonnello Michele Iadarola, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Chieti, ha sottolineato l’importanza dell’operazione: “La nostra attività è finalizzata a contrastare le molteplici forme di frode che minano l’uso corretto delle risorse pubbliche, specialmente quelle destinate a sostenere famiglie e imprese in difficoltà.”

Garanzia di presunzione d’innocenza

Va precisato che i soggetti coinvolti sono attualmente indagati e, secondo il principio di presunzione d’innocenza, non possono essere ritenuti colpevoli fino all’emissione di una sentenza definitiva di condanna.

Importanza della lotta alle frodi

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle mette in evidenza quanto sia cruciale garantire che i fondi pubblici vengano destinati correttamente. In un periodo in cui le risorse economiche sono essenziali per la ripresa del tessuto imprenditoriale e sociale, simili interventi assumono un ruolo strategico nella tutela dell’economia nazionale.

L’indagine prosegue per identificare eventuali ulteriori responsabilità e assicurare che i fondi sottratti vengano recuperati.

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