Aggressione di gruppo nel centro di Catania: tre giovani sottoposti a misura cautelare per aver picchiato un ragazzo. Il movente sarebbe una vecchia lite per una ragazza.
Una vecchia lite per motivi sentimentali, apparentemente banale, sarebbe degenerata in un violento pestaggio di gruppo nel cuore della movida di Catania lo scorso gennaio. Oggi, a distanza di alcuni mesi e al termine di accurate indagini, la Polizia di Stato ha eseguito, su disposizione della Procura e ordine del GIP, misure cautelari nei confronti di tre giovani ritenuti responsabili di quell’aggressione, avvenuta con la cosiddetta “logica del branco”.
Il Pestaggio del “Branco” per un Banale Litigio nel Centro Storico
I fatti risalgono alla sera del 4 gennaio 2025. Un giovane si è presentato al pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi Centro di Catania con evidenti segni di percosse, tra cui la frattura del setto nasale (prognosi di 30 giorni). Ai sanitari e, successivamente, agli agenti di Polizia intervenuti, ha raccontato di essere stato brutalmente aggredito poco prima nel centro storico, nella zona della movida, da un gruppo di giovani che lui conosceva. L’aggressione, secondo la sua testimonianza, sarebbe avvenuta in due distinti momenti e luoghi ravvicinati, e sarebbe scaturita da un banale diverbio avvenuto tempo addietro, legato a una ragazza, risultata poi essere la sorella di uno dei presunti aggressori. Una motivazione futile che, però, avrebbe armato la mano del gruppo, agendo secondo quella pericolosa “logica del branco” che spesso porta a un’escalation di violenza ingiustificata, dove il gruppo amplifica l’aggressività individuale e riduce il senso di responsabilità personale.
Indagini e Misure: Video, Testimonianze e Obbligo di Dimora per i Giovani
La denuncia della vittima ha fatto scattare le indagini della Polizia di Stato. Gli investigatori hanno raccolto testimonianze e hanno meticolosamente analizzato le immagini registrate dai sistemi di videosorveglianza pubblici e privati presenti nella zona dell’aggressione, oltre a eventuali video circolati sui social network. Questo lavoro investigativo ha permesso di ricostruire le fasi dell’accaduto e di identificare i presunti componenti del “branco” che avrebbero partecipato al pestaggio. Sulla base degli elementi raccolti, la Procura della Repubblica di Catania ha richiesto al Giudice per le Indagini Preliminari l’applicazione di misure cautelari per tre giovani: un ragazzo di 22 anni e due di 23 anni. Il GIP, valutando la gravità degli indizi, ha accolto la richiesta, disponendo misure diverse per i tre: per uno dei 23enni è scattato l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria unitamente all’obbligo di dimora nel comune di residenza; per l’altro 23enne e per il 22enne è stato invece disposto il solo obbligo di dimora. Misure che mirano a limitare la libertà di movimento degli indagati e a prevenire la reiterazione del reato, in attesa della definizione del procedimento penale. Si ricorda che, come previsto dalla legge, vige per tutti gli indagati la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva. L’episodio riaccende i riflettori sulla violenza giovanile, spesso legata a contesti di movida e a futili motivi amplificati dal gruppo.