Catania – Venerdì sera, la Polizia di Stato ha guidato un ampio servizio di controllo su diverse attività di ristorazione del centro cittadino per verificare il rispetto delle norme in materia di sicurezza alimentare, tracciabilità dei prodotti e condizioni lavorative. L’operazione, articolata e scrupolosa, ha rivelato numerose violazioni.
La task force, organizzata dalla Questura di Catania, ha coinvolto agenti della Polizia, della Forestale regionale, dell’Ispettorato del Lavoro, del servizio veterinario dell’ASP, dello Spresal e della Polizia Locale. Coordinata da un funzionario della Questura, l’operazione si è concentrata su ristoranti e food truck, portando alla luce irregolarità significative in un ristorante sushi e in una panineria ambulante.
Il titolare del ristorante orientale, situato in viale Vittorio Veneto, è stato multato per un totale di 31 mila euro e denunciato per frode in commercio e vendita di prodotti alimentari non genuini. Nel locale sono stati sequestrati oltre 50 chili di alimenti senza tracciabilità, tra pesce e verdura, molti dei quali congelati più volte in violazione delle norme igieniche. Ulteriori sanzioni di 9 mila euro sono state elevate per carenze strutturali, tra cui l’assenza di uscite di emergenza segnalate e problemi di aerazione nei locali dispensa.
Sul fronte lavorativo, le verifiche hanno evidenziato gravi irregolarità: su 29 dipendenti, due lavoravano in nero, con una multa di 4 mila euro, e sei erano pagati senza tracciabilità, portando a una sanzione aggiuntiva di 18 mila euro.
Inoltre, il titolare di un food truck nella stessa zona è stato multato per circa 3 mila euro per mancata indicazione degli ingredienti e occupazione abusiva del suolo pubblico. Tavoli, sedie e un braciere utilizzati per l’attività sono stati sequestrati.
L’operazione sottolinea l’impegno delle autorità nel garantire la sicurezza dei consumatori e il rispetto delle norme.