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Meridio Post > Blog > Fatti > Caltanissetta, maxi evasione: sequestrati beni a imprenditore del marketing
FattiPrimo Piano

Caltanissetta, maxi evasione: sequestrati beni a imprenditore del marketing

Redazione
Last updated: Febbraio 8, 2025 7:57 am
Redazione - Redazione
Published Febbraio 8, 2025
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La Guardia di Finanza di Caltanissetta ha inferto un duro colpo all’evasione fiscale, eseguendo un sequestro preventivo di beni per circa 2,5 milioni di euro nei confronti di un imprenditore locale operante nel settore del marketing e delle comunicazioni. L’operazione, condotta in stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, è il risultato di un’articolata attività investigativa che ha permesso di scoprire un’ingente evasione fiscale perpetrata attraverso l’omessa presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’IVA, nonché l’occultamento delle scritture contabili obbligatorie.

Contents
Indagini delle Fiamme Gialle: evasione fiscale per oltre 5 milioni di euroControlli incrociati e occultamento delle scritture contabili: la ricostruzione dell’evasioneIl sequestro preventivo: conti correnti e autovettura nel mirinoL’impegno della Guardia di Finanza a tutela della legalità e della concorrenzaEvasione fiscale: un danno per l’intera collettivitàLa presunzione di innocenza: un principio costituzionale da rispettareUn’azione sinergica tra Guardia di Finanza e Autorità Giudiziaria

Indagini delle Fiamme Gialle: evasione fiscale per oltre 5 milioni di euro

Le indagini, condotte dai finanzieri del Gruppo Caltanissetta, hanno preso il via da una verifica fiscale nei confronti dell’imprenditore, operante nel settore del marketing e delle comunicazioni. Nel mirino delle Fiamme Gialle sono finite le annualità d’imposta dal 2019 al 2022. Gli accertamenti hanno permesso di rilevare gravi irregolarità e di contestare l’evasione di imposta mediante l’omessa presentazione delle prescritte dichiarazioni dei redditi e dell’IVA. Un comportamento illecito che, secondo l’accusa, avrebbe permesso all’imprenditore di sottrarre al Fisco ingenti somme di denaro.

Controlli incrociati e occultamento delle scritture contabili: la ricostruzione dell’evasione

L’attività ispettiva, condotta con meticolosità e supportata da articolati controlli incrociati, ha permesso di ricostruire il reale volume d’affari dell’imprenditore, risultato notevolmente superiore a quanto dichiarato. Secondo le Fiamme Gialle, il volume delle vendite sottratte al Fisco ammonterebbe a oltre 5 milioni di euro, con un’imposta dovuta di circa 2,5 milioni di euro. Un’evasione fiscale di proporzioni considerevoli, aggravata dall’occultamento delle scritture contabili obbligatorie, un comportamento che ostacola l’attività di accertamento da parte dell’Amministrazione Finanziaria.

Il sequestro preventivo: conti correnti e autovettura nel mirino

A seguito delle risultanze investigative, la Procura della Repubblica di Caltanissetta ha richiesto e ottenuto dal GIP del Tribunale un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, per un importo corrispondente all’imposta evasa, pari a circa 2,5 milioni di euro. I finanzieri hanno quindi proceduto al sequestro dei saldi dei conti correnti intestati all’imprenditore e di un’autovettura nella sua disponibilità. Un provvedimento cautelare che mira a garantire il recupero delle somme illecitamente sottratte all’Erario e a tutelare gli interessi dello Stato.

L’impegno della Guardia di Finanza a tutela della legalità e della concorrenza

L’operazione della Guardia di Finanza di Caltanissetta si inserisce nel più ampio contesto dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e a tutela della legalità economico-finanziaria. Un impegno costante e quotidiano, quello delle Fiamme Gialle, volto a garantire il rispetto delle regole e a tutelare gli imprenditori onesti che operano nel rispetto della legge. L’evasione fiscale, infatti, non solo sottrae risorse preziose allo Stato, impedendo la puntuale erogazione dei servizi pubblici essenziali, ma altera anche le regole del mercato, danneggiando le imprese che operano nella legalità e creando una concorrenza sleale.

Evasione fiscale: un danno per l’intera collettività

L’evasione fiscale rappresenta un grave danno per l’intera collettività. Le risorse sottratte all’Erario, infatti, vengono a mancare per finanziare servizi essenziali come la sanità, l’istruzione, la sicurezza e le infrastrutture. Un comportamento illecito che si traduce in un impoverimento del Paese e in una minore qualità della vita per tutti i cittadini. Per questo motivo, la lotta all’evasione fiscale è una priorità per la Guardia di Finanza, che opera quotidianamente per contrastare questo fenomeno in tutte le sue forme, con un’azione investigativa mirata e incisiva.

La presunzione di innocenza: un principio costituzionale da rispettare

È doveroso sottolineare che l’imprenditore coinvolto nell’indagine è, allo stato attuale, solamente indiziato di reato. La sua responsabilità penale sarà accertata solo a seguito di un eventuale giudizio definitivo, nel pieno rispetto del principio costituzionale della presunzione di innocenza. Tuttavia, l’operazione della Guardia di Finanza di Caltanissetta rappresenta un segnale forte e chiaro contro l’illegalità economica e a tutela degli interessi dello Stato e dei cittadini onesti.

Un’azione sinergica tra Guardia di Finanza e Autorità Giudiziaria

L’operazione condotta dalle Fiamme Gialle nissene è il frutto di una stretta sinergia con l’Autorità Giudiziaria, che ha coordinato le indagini e ha emesso il provvedimento di sequestro preventivo. Una collaborazione fondamentale per garantire l’efficacia dell’azione di contrasto all’evasione fiscale e per assicurare alla giustizia i responsabili di reati economico-finanziari. Un lavoro di squadra che testimonia l’impegno comune delle istituzioni nella lotta all’illegalità e nella tutela degli interessi della collettività. L’evasione fiscale è un fenomeno complesso e radicato, che richiede un’azione coordinata e multidisciplinare per essere contrastato efficacemente. La Guardia di Finanza, con la sua specifica professionalità e competenza, rappresenta un presidio fondamentale per la tutela della legalità economico-finanziaria e per la salvaguardia del corretto funzionamento del sistema economico del Paese. Contrastare l’evasione non è una mera questione di entrate, ma bensì di equità sociale.

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