Nel corso di un’operazione di controllo straordinario del territorio, i Carabinieri della Stazione di Butera, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Sicilia, hanno arrestato un uomo di 76 anni, già noto alle forze dell’ordine, per detenzione illegale di armi alterate e munizioni.
Il ritrovamento delle armi
L’attività investigativa ha portato i militari a effettuare una perquisizione presso un terreno di proprietà dell’uomo, situato in contrada Fontana. Durante l’ispezione, le forze dell’ordine hanno rinvenuto, nascosto all’interno di un pollaio, un tubo di plastica contenente un fucile a canne mozze. Dopo le verifiche, l’arma è risultata essere provento di un furto avvenuto nel Nord Italia. Inoltre, nello stesso nascondiglio, sono state rinvenute 63 cartucce calibro 12, tutte in ottimo stato di conservazione.
Sequestro e provvedimenti giudiziari
L’arma e il relativo munizionamento, perfettamente funzionanti, sono stati immediatamente sequestrati dalle autorità. Al termine delle procedure di rito, il 76enne è stato posto agli arresti domiciliari, su disposizione del pubblico ministero di turno della Procura della Repubblica di Gela. Successivamente, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Gela ha convalidato l’arresto e ha disposto la misura cautelare degli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico per monitorarne gli spostamenti.
Il principio di presunzione di innocenza
Si sottolinea che l’indagato, sebbene gravemente sospettato del reato contestato, è da considerarsi innocente fino a prova contraria. La sua posizione sarà valutata definitivamente solo a seguito di un regolare processo e dell’eventuale emissione di una sentenza passata in giudicato, nel pieno rispetto dei principi costituzionali di presunzione di innocenza.