Blitz della Guardia di Finanza di Trapani in diversi ristoranti: scoperti 17 lavoratori in nero. Sanzioni per oltre 35.000 euro e proposta di sospensione per tre attività.
Un’operazione mirata al contrasto del lavoro nero e dell’illegalità economica ha portato alla scoperta di 17 lavoratori irregolari in diversi ristoranti della provincia di Trapani. I controlli, eseguiti dai militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Trapani, in particolare dalla Tenenza di Mazara del Vallo, si sono concentrati sul settore della ristorazione, particolarmente attivo durante le recenti festività di San Valentino e della Festa della Donna.
Blitz nei Ristoranti: Controlli a Tappeto durante le Festività
L’intervento della Guardia di Finanza si inserisce in un più ampio piano di contrasto del fenomeno del “sommerso da lavoro e d’impresa”, un problema che danneggia l’economia legale, crea concorrenza sleale e sfrutta i lavoratori. I controlli sono stati intensificati in concomitanza della ricorrenza di San Valentino e della Festa della Donna, periodi in cui il settore della ristorazione registra un’affluenza maggiore di clienti.
I militari della Tenenza di Mazara del Vallo hanno effettuato controlli a tappeto in diversi ristoranti, sorprendendo 17 lavoratori intenti a svolgere l’attività di cameriere o di aiuto cuoco senza che il loro rapporto di lavoro fosse stato regolarmente denunciato al centro per l’impiego. Una situazione di irregolarità che configura il reato di “lavoro nero”, con gravi conseguenze sia per i datori di lavoro che per i lavoratori stessi, privati delle tutele previdenziali e assistenziali.
Un Ristorante con il 100% di Lavoratori Irregolari
In un caso particolarmente eclatante, la forza lavoro “in nero” scoperta dai finanzieri era addirittura pari al 100% della forza lavoro presente nel locale: otto lavoratori su otto erano impiegati in modo irregolare. Una situazione che evidenzia la gravità del fenomeno del lavoro sommerso in alcune realtà del territorio.
Al termine degli accertamenti, la Guardia di Finanza ha avanzato al competente Ispettorato Territoriale del Lavoro la proposta di sospensione dell’attività imprenditoriale per tre ristoratori, per aver impiegato “in nero” oltre il 10% della forza lavoro presente nel locale. Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 35.000 euro. Un duro colpo per i datori di lavoro che hanno scelto di operare nell’illegalità, a discapito dei lavoratori e delle imprese che rispettano le regole.
L’operazione ha riguardato anche il controllo sulla corretta memorizzazione elettronica dei corrispettivi. In questo ambito, i finanzieri hanno riscontrato otto mancate emissioni del previsto documento commerciale (scontrino fiscale o ricevuta fiscale), un’altra forma di evasione fiscale che danneggia l’erario e crea concorrenza sleale.
L’operazione della Guardia di Finanza di Trapani testimonia l’impegno costante delle Fiamme Gialle nella lotta a tutte le tipologie di illegalità economico-finanziaria. L’obiettivo è quello di garantire agli operatori economici che rispettano le regole un mercato contraddistinto da condizioni di concorrenza equa e leale, e di salvaguardare i lavoratori da ogni forma di possibile sfruttamento. Il contrasto al lavoro nero, in particolare, è una priorità per la Guardia di Finanza, che opera quotidianamente per tutelare i diritti dei lavoratori e per contrastare un fenomeno che danneggia l’intera economia.