BITONTO – Questa mattina, la Guardia di Finanza di Bari, su delega della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Bari, ha portato a termine un’importante operazione contro la frode fiscale. Sono stati eseguiti provvedimenti cautelari che hanno portato agli arresti domiciliari quattro persone e all’interdizione dall’esercizio di attività professionali o direttive per altre due. Inoltre, è stato disposto il sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di circa 5 milioni di euro, coinvolgendo 17 individui e tre aziende.
L’inchiesta è partita con l’obiettivo di contrastare l’uso illecito del sistema finanziario a scopo di riciclaggio. Gli investigatori hanno scoperto un’articolata organizzazione criminale operante tra Bitonto e Bari, dedita all’emissione di fatture false tramite società definite “cartiere”. Queste fatture, riferite a operazioni inesistenti, venivano utilizzate da aziende realmente operative per ottenere vantaggi fiscali indebiti. Le somme bonificate venivano successivamente prelevate in contanti e restituite, trattenendo una percentuale pari al 22% dell’imponibile, corrispondente all’IVA evasa.
Gli accertamenti, che hanno incluso attività di pedinamento, intercettazioni e controlli bancari, hanno portato alla luce un sistema ramificato e ben organizzato. Tra i soggetti coinvolti, figurano anche un direttore di banca e un dipendente di un ufficio postale, accusati di complicità per agevolare il riciclaggio e i prelievi. Le indagini hanno rilevato che tra il 2018 e il 2023 sarebbero state emesse oltre 1.250 fatture false, per un valore complessivo superiore a 10 milioni di euro.
Le società coinvolte, appartenenti a settori economici diversi, avrebbero beneficiato di significativi risparmi fiscali illeciti. Contestualmente, quattro finanzieri e tre funzionari dell’Agenzia delle Dogane sono indagati per reati come peculato e falso, sollevando ulteriori preoccupazioni sull’integrità degli organismi di controllo.
L’operazione sottolinea l’impegno della Procura e delle Fiamme Gialle nel contrastare le frodi tributarie e garantire la tutela dell’equità fiscale. Tuttavia, si precisa che il procedimento è in fase preliminare e i soggetti coinvolti devono essere considerati innocenti fino a sentenza definitiva.