Un avvocato della provincia di Enna ha presentato una denuncia alla Procura della Repubblica contro un’associazione di consumatori con sede a Roma, accusandola di truffa. L’avvocato sostiene che l’associazione avrebbe promesso una serie di servizi professionali dietro il pagamento di una quota di 100 euro e la stipula di una convenzione, ma nessuno dei servizi offerti è stato effettivamente erogato.
I servizi promessi dall’associazione
Secondo quanto riferito nella denuncia, l’associazione di consumatori si sarebbe impegnata a fornire numerosi servizi, tra cui:
- Pubblicazione dei dati dell’avvocato (mail, indirizzo e telefono) sul proprio sito ufficiale.
- Contributi per ricerche, progetti e pubblicazioni.
- Invio gratuito di materiale didattico.
- Partecipazione a corsi in materia di consumo e turismo, con ospitalità a Roma a spese dell’associazione.
- Fornitura di un logo da utilizzare per la carta intestata.
- Inclusione nell’elenco degli avvocati associati con relativa pubblicità.
Questi servizi erano stati presentati come un’opportunità per migliorare la visibilità e le competenze professionali degli avvocati aderenti. Tuttavia, dopo il pagamento della somma richiesta, nessuno di questi benefici è stato garantito.
L’avvocato di Enna denuncia la truffa
L’avvocato, che ha deciso di agire legalmente, ha rivelato che non è l’unico ad essere stato vittima di questa presunta truffa. Altri colleghi avrebbero già presentato querela per motivi simili, segnalando la stessa associazione. Il professionista ha inoltre invitato altri avvocati e professionisti a diffidare di offerte analoghe, sottolineando l’importanza di verificare accuratamente la credibilità di associazioni e organizzazioni prima di accettare qualsiasi proposta.
La necessità di maggiore vigilanza
Questo caso mette in luce la necessità di una maggiore attenzione e vigilanza da parte dei professionisti nei confronti di offerte troppo allettanti per essere vere. Le truffe rivolte a professionisti spesso sfruttano la promessa di visibilità e opportunità di crescita per ottenere pagamenti senza fornire i servizi pattuiti.
Gli esperti raccomandano di:
- Verificare la reputazione delle organizzazioni coinvolte.
- Consultare colleghi o associazioni di categoria prima di accettare offerte.
- Segnalare immediatamente eventuali comportamenti sospetti alle autorità competenti.
Le indagini in corso
La Procura della Repubblica ha avviato le indagini per chiarire i dettagli di questa vicenda e accertare eventuali responsabilità. Gli inquirenti stanno raccogliendo testimonianze e materiale probatorio fornito dagli avvocati che hanno presentato denuncia, con l’obiettivo di verificare l’esistenza di un modello organizzato di truffa ai danni di professionisti.