13/11/2022 : Un corposo gruppetto di instancabili e vulcanici tifosi giallorossi eternamente presenti, i cui maestosi canti riecheggiano allo Stadio Adriatico. Va di scena Pescara – Messina.
Adrenalina, fiato sospeso e lunghi momenti di agonia per i gol del nostro amato Messina. La partita è cattiva, un fallo micidiale dei Bianco Azzurri ed arriva il pesante infortunio per il Capitano Camilleri e dulcis in fundo si sono messe persino le caratteristiche pericolanti delle panchine dello Stadio Adriatico a remarci contro, e qualche calciatore giallorosso finisce per infortunarsi inciampandoci.
Tuttavia, non si può certo negare che i giovani Peloritani non si siano impegnati per tenere testa ad avversari abbastanza aggressivi la cui posizione in classifica è di gran lunga più vantaggiosa della nostra.
Ma impegno e grinta, oggi non sono stati sufficienti. Nonostante la prestazione gagliarda messa in campo dal Messina, è mancata quella spinta decisiva per raggiungere almeno un punto, necessario per migliorare nettamente la difficile situazione di classifica.
Neanche le freschissime memorie dei colpi di fortuna di Lewandowski e Berto, e dello lo sbalorditivo gol di Fazzi nella scorsa partita giocata col Monterosi, sono riusciti a innescare quegli emozionanti salti di qualità che avrebbero potuto dare una svolta entusiasmante al destino del Messina.
Salto di qualità che a questo punto serve come il pane, serve iniziare un ciclo di risultati positivi che possano innescare motivazioni e intelligenza emotiva di ciascun componente del giovanissimo Messina.
Abbiamo un potenziale e talenti da sfruttare che però stentano ad emergere a causa di risultati altalenanti.
Sicuramente durante questo campionato, le prestazioni di alcuni biancoscudati ci han fatto versare più lacrime che sorrisi, ma non si può certo negare che anche quei calciatori che stanno stentando, abbiano mostrato talvolta del potenziale, proprio quando hanno ricevuto l’incoraggiamento decisivo di una tifoseria che non ha mai fatto mancare il proprio caloroso sostegno.
Per carità, certamente, c’è da investire di più, sicuramente servono nuovi talenti che possano eliminare la ruggine che incancrenisce la squadra dall’inizio della stagione, soprattutto nelle partite giocate lontano dallo stretto.
Ma ciò, che serve proprio come il pane in tavola, è la motivazione costante e gli stimoli che possano incidere, in modo decisivo, sullo stato d’animo dei nostri giocatori e renderli delle macchine da guerra.
I tifosi del Messina da parte loro non faranno mancare mai il sostegno e l’incoraggiamento, se c’è una cosa che alla nostra citta non manca, è una valida e fedele tifoseria distinta in primis per la presenza di gruppi ultras i cui valori sono un esempio per l’intera cittadinanza, soprattutto per le giovani generazioni.
Ma serve che i tecnici e la società del Messina lavorino per rinforzare la rosa, sia guardando al prossimo mercato, che lavorando al consolidamento dell’attuale compagine.
Dunque consci del fatto che tante battaglie sono state perse, ma non la guerra, rialziamoci e con tenacia e andiamo avanti senza mollare neanche per un istante l’arduo cammino verso i traguardi che la città di Messina merita.