La pista dolosa appare ormai una certezza. Una bottiglia di plastica contenente tracce inequivocabili di benzina, ritrovata e sequestrata nei pressi del veicolo, ha indirizzato con forza le indagini sull’incendio che ha completamente devastato un furgone Peugeot appartenente a un commerciante di prodotti ittici di Agrigento. Il grave episodio è avvenuto nella tarda serata di ieri, lunedì 5 maggio, a Villaseta, frazione alle porte di Agrigento.
L’allarme è scattato quando le fiamme avevano già avvolto il furgone, parcheggiato nella zona. Sul posto sono immediatamente accorse le squadre dei Vigili del Fuoco del comando provinciale di Agrigento (la cui sede è in via Caduti di Marzabotto) e le pattuglie della Sezione Volanti della Questura. Mentre i pompieri erano impegnati nelle operazioni di spegnimento per circoscrivere il rogo ed evitare che potesse propagarsi ulteriormente, i poliziotti hanno iniziato a cinturare l’area.
Una volta domate le fiamme, che hanno lasciato ben poco del veicolo commerciale, è scattato il consueto sopralluogo congiunto tra Vigili del Fuoco e agenti di Polizia. È stato proprio durante questa meticolosa ispezione dell’area circostante il punto in cui il furgone era posteggiato che è stata fatta la scoperta determinante: la bottiglia di plastica con residui di liquido infiammabile, verosimilmente benzina, utilizzata per innescare l’incendio.
Il rinvenimento ha impresso una chiara direzione alle indagini. La Procura della Repubblica di Agrigento è stata immediatamente notiziata dell’accaduto e delle prove raccolte, e ha assunto il coordinamento dell’attività investigativa per fare piena luce sull’intimidazione o danneggiamento doloso.
Come prassi investigativa in questi casi, il proprietario del furgone, un commerciante agrigentino del settore ittico, è stato ascoltato dagli inquirenti per raccogliere ogni possibile elemento utile a ricostruire il contesto in cui è maturato l’atto incendiario e per tentare di individuare movente e responsabili. Le indagini proseguono a tutto campo.