Tensione altissima nel tardo pomeriggio lungo l’A2 Autostrada del Mediterraneo, dove si sono verificati violenti scontri tra tifosi del Catania e della Casertana. Il confronto è esploso nell’area di servizio nei pressi di Salerno, all’altezza del km 13,500, trasformando l’autostrada in un campo di battaglia e bloccando la circolazione in entrambe le direzioni.
Secondo le prime ricostruzioni, circa 150 ultras – appartenenti alle due tifoserie – avrebbero invaso la sede autostradale, lanciandosi pietre, fumogeni e altri oggetti da una carreggiata all’altra. La situazione è degenerata in pochi minuti, costringendo le autorità a chiudere temporaneamente il tratto per motivi di sicurezza.
Le forze dell’ordine, intervenute in massa insieme alle squadre Anas, hanno dovuto ristabilire l’ordine e allontanare i gruppi di facinorosi. Gli scontri hanno provocato pesanti rallentamenti e chilometri di coda, intrappolando centinaia di automobilisti e viaggiatori di rientro dal weekend.
Le due squadre impegnate oggi in trasferta – il Catania a Giugliano e la Casertana a Picerno – stavano facendo ritorno nelle rispettive città quando le frange di tifosi si sono incrociate nell’area di servizio, dando vita allo scontro. Non è ancora chiaro se vi siano feriti, ma sul posto sono stati segnalati mezzi danneggiati e carreggiate disseminate di detriti.
Le indagini sono in corso per identificare i responsabili e valutare le misure da adottare, con l’ipotesi di gravi reati quali interruzione di pubblico servizio, danneggiamento e rissa aggravata. Le autorità stanno valutando anche l’uso delle immagini delle telecamere autostradali per individuare i partecipanti.
Nel frattempo, la circolazione viene ripristinata gradualmente, ma si raccomanda agli automobilisti di evitare il tratto interessato o prevedere lunghe attese.
Un nuovo episodio di violenza che riaccende il dibattito sulla sicurezza negli spostamenti delle tifoserie organizzate e sull’uso delle autostrade come luoghi di conflitto, con conseguenze gravissime non solo per l’ordine pubblico, ma anche per migliaia di cittadini in viaggio.



