Una banda stimata in dieci componenti ha preso di mira la filiale Unicredit di Troina (EN). La fuga non è andata come previsto: l’intervento dei Carabinieri ha innescato un inseguimento che si è chiuso con il blocco su strada e l’arresto di tre presunti membri del gruppo. L’operazione è stata condotta dai militari della Compagnia di Nicosia con il concorso della Stazione di Troina, che hanno reagito in tempi strettissimi alla segnalazione, coordinando pattuglie e movimenti fino all’intercettazione dei fuggitivi.
La sequenza, per quanto è stato possibile ricostruire, si è sviluppata in pochi minuti: l’allarme dalla filiale, la partenza delle gazzelle, il contatto con il veicolo dei sospetti e la chiusura della via di fuga. Nel corso dell’azione operativa alcuni carabinieri hanno riportato lesioni, circostanza che rende l’epilogo ancora più significativo dal punto di vista del rischio corso e della determinazione mostrata sul campo. I tre fermati sono stati accompagnati in caserma per le formalità di rito; per tutti varrà la verifica dell’autorità giudiziaria sulle responsabilità individuali.
La rapina e l’inseguimento hanno riportato l’attenzione sulla tenuta della sicurezza nelle aree interne. Qui la presenza dell’Arma si misura nella capillarità dei presìdi, nella conoscenza del territorio e nella capacità di costruire in tempi rapidi una risposta coordinata quando l’emergenza scatta lontano dai grandi centri. È questo il contesto in cui si inserisce il plauso espresso dall’Unione Sindacale Italiana Carabinieri Sicilia, che ha ringraziato i militari impegnati per la prontezza, la professionalità e il coraggio dimostrati, esprimendo vicinanza ai colleghi rimasti contusi e sottolineando il valore dell’azione sinergica che ha consentito inseguimento, blocco e cattura di parte del commando.
Le indagini proseguono per identificare gli altri componenti della banda, ricostruire la dinamica della rapina e definire eventuali supporti logistici. Saranno gli atti d’indagine — rilievi, analisi dei tracciati, acquisizione dei filmati utili e riscontri su mezzi e comunicazioni — a chiarire i ruoli all’interno del gruppo e a dare un perimetro definitivo a responsabilità e contestazioni.
Resta fermo, allo stato, il principio di presunzione di innocenza per le persone arrestate e per chiunque venga iscritto nel registro degli indagati. Il messaggio che arriva da Troina, intanto, è netto: anche nei comuni più piccoli la reazione può essere immediata ed efficace, e la cooperazione tra reparti dell’Arma si traduce in risultati concreti sul terreno, a tutela della comunità e della legalità.



