Donna aggredita dal compagno fugge in strada a Trapani e chiede aiuto a una Volante. Lui arrestato per maltrattamenti. Casa trovata a soqquadro.
Una fuga disperata per strada, con il volto segnato dalle percosse e il corpo dolorante, per sottrarsi alla violenza del compagno. È la drammatica scena a cui hanno assistito gli agenti di una Volante della Questura di Trapani, che sono riusciti a soccorrere una donna vittima di maltrattamenti e ad arrestare in flagranza di reato il suo aggressore. Un intervento tempestivo che ha posto fine a una situazione di pericolo e ha fatto emergere una storia di violenze domestiche reiterate.
Tutto è accaduto quando una pattuglia dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, durante un ordinario servizio di controllo del territorio a Trapani, è stata fermata da una donna in evidente stato di agitazione e sofferenza. La donna, urlando per strada e zoppicando vistosamente (“claudicante”), ha attirato l’attenzione degli operatori, chiedendo disperatamente aiuto.
Presentava lesioni evidenti al volto, segni inequivocabili di una recente aggressione fisica. I poliziotti si sono immediatamente fermati per soccorrerla e capire cosa fosse successo. Hanno allertato il 118, che ha inviato un’ambulanza per trasportare la donna presso il locale ospedale per le cure del caso e per refertare le lesioni subite.
Tracce di Sangue e Casa Devastata: Scatta l’Arresto per Maltrattamenti
Mentre la donna veniva assistita dai sanitari, gli agenti della Volante si sono recati immediatamente presso l’abitazione della coppia, indicata dalla vittima, dove hanno rintracciato il compagno che l’aveva aggredita. Giunti sul posto, gli operatori hanno trovato l’appartamento completamente a soqquadro, con numerosi mobili e suppellettili rotti e vetri in frantumi, chiari segni di una violenta lite o colluttazione avvenuta poco prima.
All’interno c’era il compagno della donna, che presentava ancora tracce fresche di sangue (“sostanza ematica”) sulle mani e sul volto. Raccolta successivamente la denuncia-querela della donna, è emersa una storia di soprusi non isolata: la vittima ha raccontato di subire da tempo condotte violente, sia fisiche che psicologiche, da parte del compagno (“abitualità della condotta violenta”). Di fronte a questo quadro – la flagranza del reato testimoniata dalle condizioni della donna e dell’appartamento, le tracce sull’aggressore e la denuncia della vittima che delineava un quadro di maltrattamenti reiterati – i poliziotti hanno tratto in arresto l’uomo per il reato di maltrattamenti in famiglia.
Messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, è stata disposta nei suoi confronti la misura della custodia cautelare in carcere. Si ricorda che l’uomo è presunto innocente fino a sentenza definitiva. L’episodio sottolinea ancora una volta l’importanza di denunciare la violenza domestica e la prontezza delle forze dell’ordine nell’intervenire a tutela delle vittime.