MESSINA – La litoranea di Messina è tornata teatro di un dramma che ha spezzato una giovane vita. Nella notte del 4 settembre, lungo via Consolare Pompea, il ventenne Danilo Rando, originario di Torre Faro, è rimasto vittima di un violento impatto tra il suo scooter e un’automobile. Il conducente della vettura non si è fermato a prestare soccorso, lasciando il ragazzo gravemente ferito sull’asfalto.
Il giovane è stato soccorso dal 118 e trasferito in condizioni disperate all’ospedale Papardo. Le lesioni multiple e un trauma cranico severo non hanno lasciato margini: nonostante i tentativi dei medici, nel giro di poche ore i sanitari hanno dovuto constatare l’assenza di miglioramenti e avviare la procedura per la dichiarazione di morte cerebrale. La famiglia ha acconsentito alla donazione degli organi, trasformando un dolore immenso in un gesto di generosità.
Nel pomeriggio dello stesso giorno, l’automobilista si è presentato spontaneamente al comando della polizia municipale, accompagnato dal proprio legale. Si tratta di un coetaneo della vittima, che ha riferito agli investigatori la sua versione dei fatti. Sarà ora la magistratura a valutare le responsabilità e a ricostruire con precisione la dinamica dell’impatto.
La scomparsa di Danilo Rando si inserisce in una lunga serie di tragedie stradali che hanno colpito il Messinese negli ultimi mesi. L’estate è stata segnata dalla morte di giovanissimi: Antonino Niosi a Torregrotta, Mattia Caruso e Simone Marzullo a Barcellona Pozzo di Gotto, e Gabriele Cavò a Messina. Un bilancio drammatico che riaccende con forza il tema della sicurezza stradale e della prevenzione, soprattutto per i più giovani, troppo spesso vittime di incidenti che lasciano comunità intere sgomente.



