Ieri ci ha lasciato un artista italiano e partenopeo Federico Salvatore, per parlare di lui abbiamo deciso di ascoltare e far parlare chi ci ha lavorato insieme, sarà quindi Tiziana Beato a raccontarci di Federico.
“Alcune persone hanno una scia addosso, è profumo di talento, di passione e devozione al lavoro e al pubblico, di teatro e canzoni. Federico Salvatore profumava di genialità“, ci racconta Tiziana.
“Ci incontrammo durante la seconda stagione dello spettacolo 900 napoletano. La compagnia già era affiatata e io seguivo il tour in qualità di direttore di produzione.
Federico fu chiamato per essere coprotagonista e la mia conoscenza circa la sua persona artistica era molto limitata. Conoscevo soltanto le sue canzoni dissacranti e divertenti.
Non avevo mai visto la luce dei suoi occhi grandi quando era sul palco mentre recitava. Un attore bravo, diligente che studiava interagendo con i più avvezzi al palco. Ogni sera Federico diventava più potente e mano a mano conquistò pubblico e compagnia.
Mi fermavo dietro le quinte. Osservavo e pensavo a quanto sia importante cambiate rotta, e Federico stava spiccando il volo verso un nuovo progetto, il teatro è la drammaturgia.
Col tempo non mutò il suo sorriso e il suo affetto. Era il capocomico e mantenevo le distanze anche per le poche volte che riuscivamo a interagire.
Una sera rientrammo insieme, in auto verso Napoli.
Chiacchiere e storie, aneddoti e risate. Una serata per la quale mi dimenticai di ringraziare. Perché non ebbi modo di dire grazie ad un gentleman del teatro napoletano.
Una sera rientrando nella quinta senti fortissimo l’applauso. Si fermò ed esclamò Azz!
Si. Azz, Federi’ .. erano tutti per te. “