La lotta contro il commercio abusivo di prodotti ortofrutticoli prosegue senza sosta a Catania grazie all’intervento di una task force coordinata dalla polizia. Nei giorni scorsi, sono stati effettuati controlli mirati. Che hanno portato al sequestro di oltre 700 chili di prodotti di dubbia provenienza e alla sanzione di sei venditori ambulanti. L’operazione ha coinvolto diverse autorità locali e regionali. Mostrando l’efficacia della collaborazione interistituzionale nel contrasto all’abusivismo.
Un intervento coordinato per la legalità
L’attività della task force è stata pianificata e gestita dall’ufficio prevenzione generale e soccorso pubblico della polizia. Con il supporto del reparto prevenzione crimine “Sicilia orientale”, del corpo forestale della Regione Siciliana e della polizia locale. I controlli, disposti su ordinanza del questore di Catania, si sono concentrati sulla verifica delle autorizzazioni necessarie per la vendita degli alimenti e sulla tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli. Un requisito essenziale per garantire la sicurezza alimentare e contrastare il fenomeno dei furti di agrumi che colpisce duramente il settore agricolo locale.
Durante le operazioni, sono stati identificati oltre cento individui. Tra cui una trentina con precedenti penali, dimostrando l’importanza di mantenere una presenza costante nelle aree a rischio. Le verifiche si sono concentrate su zone specifiche della città. Tra cui via Acquicella, viale Marco Polo e via Passo Gravina, note per la presenza di venditori ambulanti abusivi che occupano il suolo pubblico senza autorizzazione.
Sequestrati oltre 700 chili di prodotti ortofrutticoli
L’operazione ha portato al sequestro di 540 chili di arance e circa 160 chili di altri prodotti ortofrutticoli, come carciofi, limoni e broccoli. Tutti i prodotti risultavano privi di etichette e documenti che ne attestassero la lecita provenienza e la tracciabilità, rendendo necessaria l’adozione di misure restrittive. I beni sequestrati sono stati sottoposti a controlli aggiuntivi per verificare la loro idoneità al consumo e, successivamente, donati alla Caritas per scopi benefici, una decisione che ha permesso di trasformare un’azione repressiva in un atto di solidarietà verso i più bisognosi.
Sanzioni e provvedimenti amministrativi
I sei venditori ambulanti controllati sono stati sanzionati per un totale di 9 mila euro dal corpo forestale della Regione Siciliana per la mancanza di tracciabilità dei prodotti. Inoltre, quattro di essi hanno ricevuto ulteriori sanzioni dalla polizia locale per occupazione abusiva del suolo pubblico, con multe complessive di circa 700 euro e la sospensione immediata dell’attività di vendita.
Un aspetto significativo dell’operazione è stato il sequestro amministrativo di tre camion utilizzati per la vendita dei prodotti. I veicoli, oltre a essere privi di assicurazione, non erano stati sottoposti a revisione periodica, rappresentando un ulteriore elemento di rischio per la sicurezza pubblica.
Contrastare l’abusivismo per proteggere l’economia locale
Il fenomeno del commercio abusivo di prodotti ortofrutticoli non è solo una questione di legalità, ma ha anche un impatto significativo sull’economia locale. La vendita di prodotti non tracciabili e spesso frutto di furti danneggia i produttori agricoli, compromettendo la loro capacità di competere sul mercato. Inoltre, la presenza di ambulanti non autorizzati crea disagi alla circolazione stradale e al decoro urbano, aggravando ulteriormente la situazione.
“Questa task force rappresenta un esempio di come la collaborazione tra diverse forze dell’ordine possa portare a risultati concreti nel contrasto all’abusivismo”, ha dichiarato un portavoce della polizia. “L’obiettivo non è solo reprimere le attività illegali, ma anche sensibilizzare la popolazione sull’importanza di sostenere il commercio regolare e rispettoso delle regole”.
Un modello di intervento replicabile
L’approccio adottato a Catania potrebbe diventare un modello per altre città italiane alle prese con problemi simili. L’integrazione di diverse competenze, dalla polizia locale al corpo forestale, ha dimostrato l’importanza di una strategia sinergica per affrontare in modo efficace fenomeni complessi come l’abusivismo commerciale.
Tra le proposte avanzate per migliorare ulteriormente l’efficacia di questi interventi vi è l’introduzione di tecnologie avanzate per il monitoraggio del territorio, come l’uso di droni e sistemi di videosorveglianza, e una maggiore collaborazione con le associazioni di categoria per supportare i commercianti regolari.
La lotta continua
Nonostante i risultati raggiunti, la lotta contro l’abusivismo richiede un impegno costante e la partecipazione attiva di tutti gli attori coinvolti. Le forze dell’ordine hanno sottolineato la necessità di mantenere alta l’attenzione e di intensificare i controlli, soprattutto in vista dei periodi di maggiore attività commerciale, come le festività.
Il successo dell’operazione a Catania è un segnale positivo che dimostra come sia possibile contrastare efficacemente l’abusivismo e promuovere un commercio più equo e sostenibile. Tuttavia, per ottenere risultati duraturi, sarà fondamentale continuare a investire in risorse, formazione e strumenti tecnologici, garantendo al contempo un dialogo aperto con le comunità locali per costruire un clima di fiducia e collaborazione.
Un futuro senza abusivismo
La task force contro l’abusivismo commerciale rappresenta un passo importante verso un futuro in cui il rispetto delle regole sia la norma e non l’eccezione. Proteggere l’economia locale, garantire la sicurezza alimentare e salvaguardare il decoro urbano sono obiettivi che richiedono uno sforzo collettivo, ma i risultati ottenuti a Catania dimostrano che la strada intrapresa è quella giusta. Con il sostegno delle istituzioni e la partecipazione attiva dei cittadini, è possibile immaginare un futuro in cui il commercio abusivo sia solo un ricordo del passato.