PALERMO – In una Sicilia che mostra segnali incoraggianti di crescita economica, ma consapevole delle complesse sfide imposte dalla competizione globale e dalla trasformazione digitale, la Regione lancia una scommessa strategica sull’intelligenza artificiale. È stato annunciato oggi, nel corso del convegno “Sicilia laboratorio di sviluppo economico: risultati e prospettive” ospitato dall’Università LUMSA di Palermo, l’imminente istituzione di un Osservatorio regionale sull’Intelligenza Artificiale (OS-AI). L’iniziativa, presentata dall’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo, mira a creare una struttura permanente per accompagnare il tessuto produttivo siciliano verso l’adozione di tecnologie avanzate e per fornire indicazioni utili alla programmazione regionale.
L’annuncio arriva in un contesto macroeconomico che offre motivi di cauto ottimismo. Come sottolineato dall’assessore all’Economia, Alessandro Dagnino, intervenuto al convegno, i dati definitivi ISTAT per il 2023 certificano per la Sicilia una crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del 2,1%, un dato superiore alla media nazionale. “Un segnale incoraggiante,” ha commentato Dagnino, “che testimonia la vitalità del nostro tessuto economico”. Questo slancio ha spinto il governo Schifani, ha aggiunto l’assessore, a varare un piano economico articolato, che include una task force per l’attrazione degli investimenti, misure di snellimento burocratico nel quadro della ZES unica, incentivi all’aggregazione d’impresa per aumentarne la competitività e il “prestito d’onore” per sostenere gli studenti universitari. Tuttavia, Dagnino ha anche messo in guardia dalle incertezze dello scenario geopolitico, confermando l’impegno a definire politiche di sostegno all’export e a ottimizzare la spesa dei fondi di coesione.
È in questo scenario di luci e ombre che si inserisce la creazione dell’Osservatorio OS-AI. Concepito come una struttura tecnico-scientifica permanente con sede presso l’assessorato guidato da Tamajo, l’Osservatorio opererà in stretta sinergia con le università e le imprese siciliane interessate, avvalendosi di esperti multidisciplinari. La governance sarà coordinata insieme al direttore generale del dipartimento Attività produttive, Dario Cartabellotta, per assicurare un dialogo costante tra istituzioni, mondo accademico e realtà produttive. “L’Osservatorio OS-AI sarà un punto di riferimento strategico per leggere i cambiamenti, guidare le scelte politiche e valorizzare il capitale scientifico e imprenditoriale della nostra regione”, ha dichiarato l’assessore Tamajo. Tra i suoi compiti principali: mappare i fabbisogni delle imprese, identificare le opportunità legate all’IA, proporre percorsi formativi mirati e fornire input per rendere la Sicilia più competitiva nei settori chiave dell’economia del futuro.
Dalla ricerca accademica alle strategie regionali: un ponte per l’innovazione nel tessuto produttivo
Significativo che l’annuncio sia avvenuto proprio all’interno dell’Università LUMSA, che si propone come partner attivo in questo percorso. Aprendo i lavori, Giampaolo Frezza, direttore del dipartimento di Giurisprudenza, Economia e Comunicazione (GEC) della sede palermitana, ha ribadito la missione dell’ateneo: “Contribuire a questa riflessione con i nostri strumenti che sono il pensiero critico, l’analisi comparata e provando in questa maniera a trattenere i nostri cervelli nell’Isola”. Un impegno che si è già concretizzato nell’ambito dell’intelligenza artificiale. L’idea dell’Osservatorio regionale, infatti, si innesta sull’esperienza del LICAIM (International Research Center for Artificial Intelligence Management), un centro di ricerca internazionale sull’IA già attivo all’interno della LUMSA, istituito con decreto rettorale nell’ottobre 2024 proprio per promuovere ricerca di alto livello in questo campo. L’Osservatorio OS-AI si configura quindi come un’estensione e una messa a sistema di competenze accademiche già presenti, con l’obiettivo di trasferirle al mondo delle imprese e alle politiche regionali.
La scelta di puntare sull’intelligenza artificiale non è casuale. In un’economia globale sempre più guidata dall’innovazione tecnologica, padroneggiare l’IA è considerato cruciale per la competitività in quasi tutti i settori, dall’agrifood al turismo, dalla manifattura avanzata ai servizi digitali. L’Osservatorio OS-AI nasce dunque dalla consapevolezza che la Sicilia non può permettersi di rimanere ai margini di questa rivoluzione. Dovrà fungere da bussola per orientare le imprese, soprattutto le piccole e medie, spesso prive degli strumenti per affrontare autonomamente la transizione digitale, e da stimolo per la creazione di nuove competenze e professionalità specializzate.
Il successo dell’iniziativa dipenderà dalla sua capacità di tradurre le analisi e le strategie in azioni concrete, di creare un ecosistema collaborativo efficace tra pubblico e privato e di superare eventuali resistenze culturali o strutturali all’innovazione. Ma l’avvio dell’Osservatorio OS-AI rappresenta indubbiamente un passo importante, un segnale della volontà politica di dotare la Sicilia di strumenti adeguati per affrontare le sfide del futuro e per trasformare il potenziale di crescita in sviluppo duraturo e diffuso.