Il buio della sera e un ostacolo inatteso al centro della carreggiata: è bastata una frazione di secondo perché un tragitto ordinario si trasformasse in incidente. Mercoledì sera, lungo la statale 118 che collega Agrigento a Raffadali, nel territorio di Joppolo Giancaxio, una Renault Scenic ha investito un asino che vagava libero sulla carreggiata. Al volante dell’auto c’era un quarantaseienne raffadalese; accanto a lui, una passeggera di 47 anni, anch’ella originaria di Raffadali.
Il conducente, illuminato soltanto dai fari della vettura e da qualche raro lampione, si è ritrovato l’animale davanti a pochi metri di distanza: troppo tardi per frenare o sterzare con sicurezza. L’urto è stato violento, tanto da accartocciare la parte anteriore del veicolo e scaraventare il grosso esemplare di razza ragusana sull’asfalto. La chiamata al numero d’emergenza è scattata immediatamente: sul posto sono arrivate in pochi minuti due ambulanze del 118 che, dopo le prime cure, hanno trasferito gli occupanti dell’auto all’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento. Le loro condizioni, stando ai sanitari, non destano preoccupazione: contusioni diffuse e lievi traumi che richiederanno qualche giorno di osservazione.
Ben più critico lo stato dell’asino, regolarmente registrato e di proprietà di un’azienda agricola della zona. L’animale, rimasto a terra con fratture agli arti posteriori, è stato affidato a un veterinario reperito d’urgenza: la prognosi resta riservata, ma non si esclude la necessità di un intervento chirurgico. Resta da capire come l’equide sia riuscito a oltrepassare le recinzioni dell’allevamento fino a raggiungere l’arteria stradale, da sempre molto trafficata nelle ore serali dai pendolari dei centri limitrofi.
A ricostruire l’esatta dinamica ci stanno pensando i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Agrigento, insieme ai colleghi della Stazione di Joppolo Giancaxio, che hanno eseguito rilievi planimetrici e raccolto testimonianze. Gli inquirenti dovranno stabilire eventuali responsabilità a carico del proprietario dell’animale, dal momento che il Codice della strada impone l’obbligo di custodia per evitare la libera circolazione di bestiame in prossimità delle vie pubbliche.
Nel frattempo, Anas ha provveduto alla rimozione dei detriti e al ripristino delle barriere danneggiate, ripristinando la normale viabilità dopo circa un’ora di chiusura temporanea della carreggiata in direzione Agrigento. L’episodio ripropone il tema della sicurezza sulle strade extraurbane siciliane, dove non di rado l’impatto con animali, domestici o selvatici, provoca disagi e rischi per automobilisti e fauna.



