Il sole si erge immenso sul San Filippo, ma le fortunate condizioni metereologiche non bastano affatto a risollevare le sorti della nostra adorata maglia. Una maglia alla quale neanche oggi sono state risparmiate le peggiori umiliazioni da palesi limiti ed evidenti incapacità dei propri giocatori.
Il Picerno infatti ha vinto meritatamente mostrando grinta, pathos e aggressività a dispetto delle solite condizioni pessime e degradanti del Franco Scoglio, anche se le caratteristiche del campo non possono più rappresentare un alibi per le crescenti sconfitte dei Giallorossi.
D’altronde diverse squadre avversarie sono riuscite a batterci nel bel mezzo di vere e proprie piscine di fango. E se proprio dobbiamo dirla tutta numerosi talenti calcistici di fama mondiale sono emersi e son riusciti a sfondare dall’inferno delle favelas di vari paesi, da sottospecie di stadi molto più carenti del nostro.
Ovviamente, non si mette in dubbio l’importanza del diritto ad un campo calcistico dignitoso , e dunque si è bene che l’amministrazione si muova su questo versante e provveda ai ripari, a maggior ragione dopo le recenti diffide che la Lega Pro ha inviato alla società. Ma questa non può essere la solita eterna scusante insieme per non affrontare la crisi che il nostro amato Messina sta attraversando sotto ogni profilo.
Infatti è stato sotto gli occhi di tutti che Lewandowsky non sia stato capace minimamente di scongiurare il gol della squadra avversaria. Gol a detta di tanti tifosi esperti e non, davvero evitabile in cui la scivolata del fango, checchè ne dica il mister, c’entra davvero poco.
Non parliamo della difesa e soprattutto in attacco in cui pare infatti ci sia una crescente cecità nel vedere la porta durante tiri, che in alcun modo riescono a essere minimamente decisivi. Dunque, stando così le cose, non aiutano per nulla le dichiarazioni del Mister pre e post partita al quale sembra mancare una convincente dose di autocritica.
Sembra quasi più lucido e consapevole il Direttore Generale Manfredi, per quanto sul finale della Conferenza post-gara non sia stato per nulla rassicurante.
Della serie, “così è se vi pare”, faremo il possibile per evitare la retrocessione ma viste cause di forza maggiore rischiamo di divenire costantemente,( neanche il beneficio di una singola occasione) la barzelletta d’Italia. A dir poco sconcertanti inoltre appaiono le critiche da parte del mister Auteri a una tifoseria giustamente indignata, dalla quale si pretenderebbe più partecipazione fisica e soprattutto economica.
Per carità sacrosanta osservazione , ma se è vero che la società ha l’ultimo capitolo sulle decisioni, che attualmente si rivelano fortemente sbagliate, relative alla composizione della squadra, non si riesce a capire come un comune tifoso messinese possa investire anima e corpo, attraverso i propri abbonamenti, in una squadra che dovrebbe dare giusto un minimo di soddisfazioni a fine partita e che invece nelle ultime occasioni ci fa “ittari sangu”.
Per concludere, la responsabilità di questa tragica situazione sarà pure collettiva e quindi di ogni componente dell ‘ambiente calcistico messinese, ma senza una profonda autocritica di ciascun singolo membro non si va in alcun modo avanti, rischiando ulteriori pessime figure sul piano calcistico nazionale.