I Carabinieri hanno identificato i presunti autori, due uomini di Palma di Montechiaro, grazie all’analisi dei video. Recuperata parte della refurtiva, tra cui oggetti in ceramica e un binocolo.
AGRIGENTO – Una serie di furti notturni ai danni di piccoli negozi tra Porto Empedocle e Realmonte, che aveva destato allarme tra i commercianti locali. Ora, quell’indagine condotta per mesi dai Carabinieri della Stazione di Porto Empedocle è giunta a una svolta decisiva: due uomini di 44 anni, entrambi residenti a Palma di Montechiaro, sono stati denunciati alla Procura della Repubblica di Agrigento quali presunti responsabili della scia di reati.
L’attività investigativa, coordinata dalla Procura agrigentina, è stata meticolosa e paziente. I militari sono partiti dall’analisi delle immagini dei sistemi di videosorveglianza installati nei pressi degli esercizi commerciali colpiti. È stato proprio grazie ai video che sono riusciti a compiere il primo, fondamentale passo: identificare l’autovettura utilizzata dalla coppia per compiere i raid notturni. Una volta individuato il veicolo, gli inquirenti hanno stretto il cerchio attorno ai due 44enni.
Il modus operandi era sempre simile: agendo nelle ore notturne, i due si sarebbero introdotti all’interno di piccoli negozi e attività commerciali per asportare merce di vario genere e il denaro contante trovato nei registratori di cassa.
Una volta raccolti sufficienti indizi, i Carabinieri hanno proceduto con le perquisizioni domiciliari, effettuate con il supporto dei colleghi della Stazione di Palma di Montechiaro. Durante i controlli nelle abitazioni dei due indagati, sono stati rinvenuti numerosi oggetti in ceramica e un binocolo. La refurtiva, secondo gli investigatori, è il provento di almeno tre furti commessi tra i mesi di maggio e giugno scorsi. Tutto il materiale è stato posto sotto sequestro e, al termine degli accertamenti necessari, sarà restituito ai legittimi proprietari.
L’operazione non è ancora conclusa. Le indagini proseguono per verificare se la coppia possa essere collegata ad altri furti perpetrati lungo il litorale agrigentino. L’attività dell’Arma, come sottolineato, rappresenta un importante segnale nel contrasto ai reati predatori, fenomeni che non solo ledono il tessuto economico locale, ma compromettono anche la percezione di sicurezza dei cittadini e degli operatori commerciali.



