Gli arresti domiciliari avrebbero dovuto fermare la sua attività criminale, ma lui, a quanto pare, aveva semplicemente cambiato indirizzo di lavoro, trasformando la sua abitazione in una base per lo spaccio. Un giovane di 21 anni di Santa Maria di Licodia, già pregiudicato per droga, è stato nuovamente arrestato dai Carabinieri, che lo hanno sorpreso in casa con un campionario di dosi di cocaina e marijuana pronte per la vendita.
I militari della stazione locale tenevano d’occhio il giovane da tempo. Nonostante fosse già sottoposto alla misura degli arresti domiciliari per reati analoghi recenti, erano giunte informazioni che il 21enne non avesse affatto interrotto la sua illecita attività. È così scattata un’operazione di controllo mirata.
Ieri pomeriggio, intorno alle 18, una pattuglia si è presentata presso la sua abitazione, nei pressi di via Udine, per eseguire una perquisizione. L’intuito degli investigatori ha trovato ben presto riscontro. All’interno di un cassetto della cucina, i Carabinieri hanno trovato quello che considerano un vero e proprio “kit dello spacciatore”.
Nascoste c’erano 24 dosi di cocaina e una di marijuana, tutte già singolarmente confezionate e pronte per essere vendute al dettaglio. Insieme alla droga, sono stati sequestrati anche un bilancino di precisione, utilizzato per pesare le dosi, e la somma di 1.357 euro in contanti, ritenuta il provento dell’attività di spaccio.
Di fronte a un quadro indiziario così grave, per il 21enne è scattato l’arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. La vicenda si è conclusa con una decisione che ha un sapore quasi paradossale: l’Autorità Giudiziaria, dopo aver convalidato l’arresto, ha disposto che il giovane venisse nuovamente collocato agli arresti domiciliari, in attesa delle future determinazioni processuali e ferma restando la presunzione d’innocenza.