Sand art: magia di granelli al teatro

Bice Sabatino
Bice Sabatino 5 min lettura

Sand art: magia di granelli al teatro, scopriamo insieme questa forma d’ arte.

Nubes Formazione

“Ho scritto t’amo sulla sabbia” melodiava una canzone del 68 richiamando alla mente le innumerevoli dichiarazioni d’amore scritte nei cuori sabbiosi che poi venivano cancellate dall’onda e dal vento; ed Hermann Hesse e D’Annunzio ci parlavano dei dorati granelli a testimonianza rispettivamente del legame tra bellezza e transitorieta’ e  dello scorrere inesorabile del tempo e con esso dell’esistenza tutta.

La sabbia dunque come silenziosa depositaria di sentimenti e ispiratrice di poesie, ma non solo.

Anche Il teatro fa tesoro dei minuscoli frammenti  e lo fa attraverso la sand art.

 

Cos’ è la sand art?

La sand art  è l’arte di manipolare e trasformare in figure la sabbia distesa su un piano luminoso chiamato light table e proiettata su un grande schermo.

I disegni sono creati dal vivo e si susseguono in maniera suggestiva e affascinante, creando immagini che si modificano di continuo.

Le immagini di sabbia proiettate vengono riprese da una telecamera dedicata posta in altezza, sopra il centro del tavolo.

La magia della sabbia avviene al buio: è quindi necessario un ambiente oscurato.

Per valorizzare la performance Live, la posizione dell’artista rispetto al pubblico deve essere accanto alla proiezione per permettere di seguire contemporaneamente la gestualità dell’artista e la grande proiezione.

Le immagini appaiono, scompaiono e si trasformano al ritmo della musica o al suono delle parole.

Le dita come pennelli danzano sul piano luminoso rendendo possibile il mutare delle linee.

Inizia dai chiaro scuri la vita del racconto ad accompagnare lo spettatore in una dimensione fantastica.

La sand art, a dire il vero non è una novità, è nata negli anni 70 e successivamente ha trovato una sua dimensione come spettacolo visivo in connubio con la musica, ma è in questi anni che ha ripreso slancio.

In questa particolare tecnica di illustrazione la luce viene sfruttata per creare raffinate sfumature.

Se parliamo poi dei disegni che si plasmano lentamente in una metamorfosi che suscita un continuo stupore in chi la guarda.

Non vi è un’animazione, i disegni sono statici perché ciò che si muove sono solo le mani dell’artista.

Ma per quale motivo usare la sabbia, quando ci sono tecniche che permettono una maggior precisione, e soprattutto garantiscono una durata?

Perché la Sand Art è tempo, è storia, è emozione

E’ un fiume che scorre, in cui ci si immerge quando si vuole raccontare qualcosa, sempre con lo stupore della prima volta.

Le figure  si incontreranno, si fonderanno, per poi rinascere in un’altra composizione.

Dipinti meravigliosi appaiono e si dissolvono, presentando bellissime storie visive con un’atmosfera magica a cui nessuno spettatore può sfuggire.

Canzoni diverse possono essere utilizzate durante una singola esibizione e ogni canzone è in genere scelta da un artista per migliorare il pathos e il tono di un particolare momento.

Sand art: magia di granelli al teatro

Anche se questo tipo di arte permette di improvvisare e creare nuove scene a piacimento, lo sviluppo della storia viene in genere concepito in anticipo.

La progressione delle immagini è un elemento integrante della sand art, e il modo in cui una scena si evolve e fonde nella successiva è importante quanto il contenuto stesso.

Questa performance affascina e tocca emotivamente profondamente per la sua semplicità

La pittura sulla sabbia ci rende anche consapevoli della caducità e dell’unicità di ogni singolo momento della vita.

In ogni granello di sabbia c’è una storia, e questo è forse il motivo per cui la Sand Art tocca il pubblico così profondamente nel cuore.

Quel che fa somiglia molto a un sogno: immagini ed emozioni che ci passano davanti e che poi svaniscono.

Potrebbe dare una sensazione di onnipotenza: storie, personaggi, e oggetti creati e distrutti in un attimo con solo tre elementi: le mani, la sabbia e la luce.

La sabbia dunque conferma il suo essere anche simbolo di fertilità creativa sposandosi felicemente ai luoghi del teatro che ben si prestano ad ospitare la nuvola fine e leggera che ordisce splendide tele.

 

Bice Sabatino – MeridioPost

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