Stamattina, a San Giovanni La Punta (Catania), Romain Supasi Lang, 58 anni, originario del Congo, è morto durante un intervento di lavoro legato all’allestimento di un campo da padel. Secondo la ricostruzione iniziale, l’uomo è stato travolto da grosse lastre di vetro durante le fasi di movimentazione. Per lui non c’è stato nulla da fare. Lascia la moglie e un figlio poco più che ventenne.
Nello stesso episodio è rimasto ferito un collega di 34 anni, che è stato stabilizzato sul posto e trasferito in elisoccorso al Policlinico di Catania. Le sue condizioni sono al vaglio dei medici. L’area del cantiere è stata immediatamente isolata per consentire i rilievi tecnici e impedire ulteriori rischi per le persone presenti.
I Carabinieri della Compagnia di Gravina di Catania hanno effettuato i primi accertamenti, documentando posizione dei materiali, mezzi impiegati e testimonianze dei presenti. La Procura ha aperto un fascicolo per accertare dinamica e responsabilità. Gli atti raccolti nelle prossime ore — documentazione di cantiere, procedure adottate nelle operazioni di sollevamento e trasporto, eventuali incarichi e qualifiche professionali — serviranno a definire se le fasi di lavoro siano state eseguite in condizioni di sicurezza e nel rispetto delle prescrizioni previste.
Dai riscontri fin qui disponibili emerge una sequenza essenziale: l’arrivo della squadra, la preparazione del materiale destinato alle strutture perimetrali del campo, il movimento delle lastre, l’improvviso sbilanciamento e l’impatto fatale. Resta da chiarire se a innescare l’evento siano stati un errore operativo, un problema di ancoraggio o la cedevolezza di supporti e imbracature. Ogni ipotesi, allo stato, è oggetto di verifica.
Il nome della vittima racconta anche una storia personale: un lavoratore immigrato, con un impiego stagionale, un percorso di integrazione costruito nel tempo e una famiglia che oggi attende risposte. L’incidente ha interrotto un turno ordinario trasformandolo in emergenza, con l’arrivo dei mezzi sanitari e delle forze dell’ordine e la sospensione immediata delle attività.
Le prossime comunicazioni ufficiali chiariranno i passaggi formali del procedimento e gli esiti clinici del ferito. Per la comunità locale, la notizia si traduce in lutto e in una domanda semplice e diretta: capire come e perché una lavorazione programmata si sia trasformata in una tragedia. In attesa delle conclusioni dell’inchiesta, resta il cordoglio per la morte di Romain Supasi Lang e la vicinanza al collega ricoverato.



