Georgsmarienhütte (Bassa Sassonia) – La Polizia tedesca ha arrestato Filippo Scuderi, 32 anni, messinese, destinatario di mandato d’arresto europeo e ordine di carcerazione emesso dalla Procura generale presso la Corte d’Appello di Messina. L’uomo, indicato dagli inquirenti come esponente del clan “Brunetto” di Fiumefreddo di Sicilia, è stato fermato in strada a Georgsmarienhütte su attivazione dei Carabinieri della Compagnia di Taormina e nell’ambito della cooperazione internazionale di polizia.
Il provvedimento eseguito si ricollega all’inchiesta “Fiori di Pesco”, coordinata dalla DDA di Messina, che ha documentato l’influenza del gruppo nella Valle dell’Alcantara (tra messinese e catanese) e il coinvolgimento di cellule autonome in estorsioni e altri reati contro il patrimonio, aggravati dal metodo mafioso. Scuderi deve scontare una condanna definitiva per associazione mafiosa (art. 416-bis c.p.) a 8 anni di reclusione, con misura di sicurezza della libertà vigilata per 3 anni.
A febbraio, quando i Carabinieri di Taormina hanno dato esecuzione agli ordini di carcerazione per i condannati del procedimento, Scuderi risultava irreperibile. Le successive ricerche, coordinate dalla Procura Generale e supportate dall’Esperto per la sicurezza presso l’Ambasciata d’Italia in Germania, hanno permesso di localizzarlo in Bassa Sassonia e di far scattare il MAE.
Gli accertamenti condivisi dai militari dell’Arma con la Polizei della Bassa Sassonia hanno portato al rintraccio del 32enne e all’arresto sulla pubblica via, senza incidenti. Sono ora in corso le procedure per la consegna alle autorità italiane (convalida dinanzi alla Corte d’Appello tedesca competente e successivo trasferimento), al fine di dare esecuzione alla pena.
L’operazione conferma l’efficacia del canale di cooperazione giudiziaria e di polizia nel contrasto alla criminalità organizzata transnazionale, soprattutto quando le reti mafiose tentano di sfruttare l’estero per sottrarsi all’esecuzione delle sentenze. Gli investigatori sottolineano come la presenza del clan “Brunetto” sul versante ionico sia stata incisa dal lavoro congiunto di DDA e forze dell’ordine, con esiti processuali ormai definitivi per diversi affiliati.
Resta da definire il timing della consegna di Scuderi allo Stato italiano, passaggio tecnico che – una volta completato – lo condurrà in carcere per l’espiazione della pena e, a seguire, alla misura di sicurezza prevista.
