Questa casa non è un albergo

Nicoletta De Feo
Nicoletta De Feo 3 min lettura

Questa casa non è un albergo!

Quante volte ce lo siamo sentiti dire ,quando non avevamo voglia di fare qualcosa. Ma sopratutto dopo una certa età, maggiormente se si avvicina la soglia dei trent’anni, i genitori iniziano con una serie di frasi. Dal “quando ti trovi una casa” al “quando ti sposi” al più iconico “questa casa non è un albergo”. Tutto questo per ritrovare la pace che hanno perso negli anni.

Se vogliono farci sentire in ritardo nella nostra vita, è d’obbligo “io alla tua età ero già sposata” o ancora meglio “avevo già tuo fratello”.  Insomma, ogni modo è buono per farci fare la valigia.

Questa casa non è un albergo

Forse però, tutti torti non li hanno quando ci urlano “questa casa non è un albergo”. Se pensiamo che l’Italia è il paese con più giovani incapaci di prendersi responsabilità e di crescere sul serio. Tanti eterni Peter Pan,che alla prima difficoltà chiamano mamma per chiedere l’aiuto da casa. La colpa però,se cosi possiamo definirla,è anche di chi non ci ha insegnato a spiccare il volo. Di chi pur volendo lasciarci liberi,poi sentirebbe il vuoto di una vita dedicata solo e soltanto a una persona che non è lei stessa.

Sarà che la mamma è sempre la mamma, ma arriva un momento nella vita di tutti di allacciarsi il paracadute e buttarsi. Almeno cosi, non ci toccherà più sentire: ” finché vivi sotto questo tetto , le regole le detto io”. O ancora, se i genitori sono separati: ” se non ti stanno bene le mie regole,vai a casa di tuo padre”

Insomma,alla fine noi italiani siamo fatti cosi. E per quanto gli altri paesi provino a “insegnarci” cacciando di casa, i figli neo diciottenni, noi proprio non riusciamo a fare a meno dei nostri bambini. Ebbene si, che abbiamo dieci,quindici,trenta o cinquant’anni,noi siamo e saremo sempre bambini per i nostri genitori. Anche quando ci rincorreranno in giro per casa urlano: “questa casa non è un albergo!”

 

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