Tardo pomeriggio di paura, giovedì, sul litorale Sud di Marsala. Alle 18 circa, nelle acque basse davanti al Villaggio Olimpia – il tratto compreso fra i lidi Zelig e Playa – un sessantenne identificato con le iniziali A.P. è stato punto da un pesce tracina. L’animale, che si mimetizza fra sabbia e posidonia, rilascia un veleno capace di provocare dolori acutissimi e, nei casi più gravi, reazioni sistemiche.
L’uomo, inizialmente convinto di poter sopportare il bruciore, ha continuato a restare in acqua. Dieci minuti dopo però il quadro è precipitato: eruzioni cutanee diffuse, capogiri e un principio di shock anafilattico. A quel punto il bagnante si è rivolto agli assistenti alla balneazione in servizio sulle spiagge libere per conto della cooperativa «La Valle Verde». Il Comune, quest’anno, ha anticipato l’attivazione del servizio di sorveglianza al 20 giugno (anziché al 1° luglio), scelta che si è rivelata decisiva.
I bagnini non potevano abbandonare la postazione ma hanno gestito l’emergenza con freddezza: hanno accompagnato il ferito al vicino lido Zelig, garantendo nel frattempo la copertura visiva dello specchio d’acqua. Qui il personale del lido ha fornito acqua molto calda – rimedio di primo soccorso che inattiva parzialmente le tossine termolabili del veleno – mentre gli operatori contattavano il 118.
L’ambulanza, partita dalla vicina Petrosino con medico a bordo, è arrivata in pochi minuti. Il paziente presentava segni di compromissione respiratoria e stato confusionale: il medico ha somministrato un’iniezione di Bentelan per contrastare la reazione allergica, tenendo l’uomo sotto monitoraggio per una ventina di minuti proprio in spiaggia. Gradualmente i parametri sono rientrati nella norma e il sessantenne ha potuto evitare il trasferimento in ospedale, pur rimanendo in osservazione domiciliare per le ore successive.
L’episodio – raro ma non isolato in Mediterraneo – riaccende l’attenzione sui rischi legati alla fauna urticante delle acque costiere e sull’importanza della presenza di personale formato, dotato di defibrillatore e kit di primo soccorso.