PETROSINO – Pomeriggio drammatico in via Gianinea, a pochi passi da un esercizio commerciale, dove un violento incidente ha coinvolto una minicar con a bordo due minorenni e una Fiat Grande Punto guidata da un uomo. Il bilancio è pesante: tre persone ferite, tra cui i due giovanissimi, ora ricoverati in ospedale.
Secondo quanto emerso nelle prime ore successive al sinistro, lo scontro sarebbe avvenuto in prossimità di un incrocio. Ancora da chiarire con precisione la dinamica, ma l’urto tra i due veicoli è stato tale da sbalzare uno dei ragazzi fuori dalla minicar. Il giovane, finito sull’asfalto dopo aver battuto violentemente la testa, ha perso conoscenza per alcuni minuti. Rianimato sul posto dai sanitari del 118, ha poi ripreso conoscenza, mentre il compagno, anch’egli minorenne, è stato soccorso per contusioni e traumi vari.
Sul posto sono intervenute due ambulanze e i soccorritori hanno prestato le prime cure a tutti i feriti, compreso il conducente della Fiat Punto, rimasto sotto shock e con lesioni a un braccio. L’uomo è stato trasportato in ospedale per accertamenti. I danni ai mezzi sono ingenti: la minicar è andata pressoché distrutta, mentre la parte anteriore della Grande Punto ha riportato seri danni. L’attivazione simultanea degli airbag conferma la violenza dell’impatto.
Le forze dell’ordine, attese sul luogo del sinistro, avranno ora il compito di ricostruire nel dettaglio la sequenza dei fatti, anche con l’ausilio di eventuali immagini di videosorveglianza e delle testimonianze raccolte.
L’incidente ripropone il tema, sempre più attuale, della sicurezza delle minicar, mezzi diffusi soprattutto tra i giovanissimi. Veicoli leggeri, spesso guidati con limitata esperienza, e la cui struttura – per quanto omologata – non offre lo stesso livello di protezione delle auto tradizionali. I numeri degli ultimi anni, con un incremento di sinistri che coinvolgono questi veicoli, sollecitano un confronto sulle regole d’uso e sui percorsi di formazione alla guida per i più giovani. In attesa di dati definitivi sull’accaduto, resta la preoccupazione per l’incolumità di chi si affida a questi mezzi per spostarsi quotidianamente.