Costa Jonica Messinese altri 11 arresti legati al clan Cappello. All’alba di oggi, i Carabinieri del Comando Provinciale di Messina, con il supporto del Nucleo Cinofili di Palermo, hanno eseguito un’ordinanza cautelare nei confronti di 11 persone, indiziate per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Il provvedimento, emesso dal giudice del Tribunale di Messina su richiesta della Direzione distrettuale antimafia locale, rientra in una più ampia indagine sulla presenza e l’influenza del clan “Cappello” di Catania nella zona jonica della provincia messinese.
L’attività investigativa, condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Messina e della Compagnia di Taormina, ha messo in luce il consolidamento dei traffici illeciti gestiti da gruppi criminali locali legati alla potente organizzazione mafiosa catanese. Già il 13 marzo scorso era stata emessa una precedente ordinanza di custodia cautelare per 25 persone, accusate di narcotraffico, estorsione e rapina con l’aggravante del metodo mafioso.
Il controllo del territorio e le rotte dello spaccio
Secondo quanto emerso dalle indagini, le 11 persone arrestate oggi operavano nella distribuzione di cocaina e hashish principalmente nei territori di Giardini Naxos e nei comuni circostanti. Le sostanze venivano acquistate dai sodalizi legati a Riccardo Pedicone, figura di spicco del clan Cappello, già raggiunto da misure cautelari nel precedente blitz di marzo.
Il traffico di droga nella fascia jonica messinese si alimentava soprattutto attraverso i canali di approvvigionamento di Catania, città nella quale operavano anche fornitori occasionali attivi nella zona sud della provincia di Messina. Le organizzazioni, per non interrompere l’attività di spaccio al dettaglio, si rivolgevano a debitori o terzi quando i carichi da Catania — descritti dagli indagati come “a quintali” — tardavano ad arrivare, nel tentativo di non perdere rilevanti quote di mercato.
Collegamenti con il clan Cintorino e i nomi degli arrestati
Un ruolo di rilievo è emerso anche per Carmelo Riolo, pregiudicato per associazione mafiosa e appartenente al clan “Cintorino”. Riolo, insieme alla compagna — anch’ella raggiunta dal provvedimento — gestiva un’attività sistematica di spaccio di cocaina, con vendite quotidiane a numerosi acquirenti, soprattutto a Gaggi. L’approvvigionamento delle dosi avveniva regolarmente a Catania, confermando il radicamento del sistema criminale tra le due province.
Il provvedimento odierno è il risultato delle determinazioni del giudice del Tribunale di Messina, scaturite dagli interrogatori di garanzia condotti in base alla Legge Nordio n. 114/2024, su soggetti inizialmente non indiziati del reato associativo.
Arrestati nell’operazione:
1. Maurizio Carmelo Chisari – Taormina (ME), 1968
2. Francesco Cristaldi – Catania, 1971
3. Manuel Leo – Taormina (ME), 1992
4. Giuseppe Mansueto – Catania, 1982
5. Alessandro Manuli – Catania, 1999
6. Carmelo Riolo – Calatabiano (CT), 1963
7. Arianna Cardillo – Taormina (ME), 1996
8. Fabio Balzano – Pompei (NA), 1984
9. Antonio Cacciola – Taormina (ME), 1999
10. Nicolino Pagano – Sydney (Australia), 1967
11. Roberto Paparo – Taormina (ME), 1973