MESSINA – Un violento nubifragio ha colpito Messina nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 16 maggio, scaricando tra i quaranta e i cinquanta millimetri di pioggia in appena due ore e mettendo letteralmente in ginocchio il centro cittadino. Le principali arterie urbane si sono trasformate in fiumi, con l’acqua che non riusciva a defluire verso il mare, riproponendo l’annoso problema della fragilità territoriale e delle carenze infrastrutturali di fronte a eventi meteorologici intensi.
L’impatto delle precipitazioni, concentrate soprattutto tra le 14:00 e le 16:00, è stato immediato e particolarmente severo nelle zone centrali, più che nelle aree nord e sud della città. Vie cruciali come la via Garibaldi, il corso Cavour, il viale della Libertà e la zona di Maregrosso, in particolare la via Don Blasco, si sono ritrovate sommerse da svariati centimetri d’acqua che invadevano strade e marciapiedi, creando vere e proprie lagune urbane e mandando in tilt la circolazione.
Le cause di questi periodici allagamenti sono, purtroppo, ben note e ricorrenti: altezze e pendenze di strade e marciapiedi non realizzate a regola d’arte si sommano al cronico problema dei sistemi di scolo. Tombini, grate e caditoie intasate impediscono il normale deflusso delle acque piovane, che finiscono per ristagnare e trasformare le vie in canali.
La situazione di alcune aree è emblematica. Per il viale della Libertà, si spera che i lavori di rifacimento della linea del tram possano portare a una soluzione definitiva dei problemi di drenaggio. Per la zona di Ganzirri, invece, esistono ben due progetti di sistemazione, mai concretamente avviati. Particolarmente critica la situazione della via Don Blasco, inaugurata in pompa magna solo qualche anno fa ma, come sottolineato, “nata malissimo”: ad ogni pioggia, anche di lieve entità, si trasforma in un lago. E così, ad ogni temporale, la città si ritrova a fare i conti con gli allagamenti.
Ma quanta pioggia è caduta esattamente? Secondo i dati forniti dal dipartimento di Protezione Civile della Regione Siciliana, il culmine delle precipitazioni si è verificato tra le 14:00 e le 15:00. Le stazioni di rilevamento di viale Regina Margherita e di Bisconte hanno registrato i dati più significativi. La stazione di Viale Regina Margherita ha misurato 30 millimetri di pioggia tra le 15:00 e le 16:00 (con un carico esatto di 29,5 mm), un valore che sfiora la soglia dei 30 mm orari che definisce un evento come “nubifragio”. Ancora più critica la situazione a Bisconte, dove nella stessa fascia oraria sono caduti ben 33 millimetri, preceduti da altri 21 millimetri tra le 14:00 e le 15:00, per un totale di 54 millimetri in due ore. Questi dati confermano l’eccezionale intensità del fenomeno che ha paralizzato Messina.