Mineo (CT) – Aveva scelto l’area del Calatino per smerciare banconote false, ma la sua attività illecita è stata interrotta dai Carabinieri della Stazione di Mineo. Un uomo di 60 anni, originario di Palagonia, è stato denunciato a piede libero con le accuse di spendita di monete falsificate, sia tentata che consumata, e di porto abusivo di armi od oggetti atti ad offendere. Gli indizi raccolti dai militari dovranno ora passare al vaglio dell’autorità giudiziaria.
L’indagine è scattata a seguito di diverse segnalazioni pervenute ai Carabinieri di Mineo da parte di alcuni commercianti locali, preoccupati per la circolazione di denaro falso all’interno del paese. I militari hanno quindi avviato un’attività info-investigativa mirata, intensificando la vigilanza in modo discreto ma costante e, soprattutto, sensibilizzando gli esercenti a prestare la massima attenzione. Una collaborazione che si è rivelata decisiva.
La trappola è scattata quando il 60enne, certo di agire indisturbato, si è presentato presso un negozio di Mineo in un orario prossimo alla chiusura. L’intento era quello di acquistare un prodotto di pochi euro utilizzando una banconota da 20 euro. Un taglio comune, che solitamente non desta particolare sospetto, se non fosse che quella specifica banconota era falsa, seppur di buona fattura e potenzialmente ingannevole.
Il commerciante, però, memore delle raccomandazioni ricevute dai Carabinieri, ha prontamente verificato il denaro con l’apposito apparecchio rilevatore di banconote false. Il responso è stato inequivocabile: la banconota non era autentica. Di fronte al rifiuto dell’esercente, il 60enne si è allontanato, ma il negoziante ha immediatamente allertato il 112, fornendo una descrizione dettagliata dell’uomo e del suo abbigliamento.
Grazie alla tempestiva segnalazione, i Carabinieri si sono messi subito sulle tracce del sospettato. Dopo pochi minuti, una pattuglia lo ha intercettato e bloccato in via Roma, all’incrocio con via Terranova, proprio mentre stava per salire a bordo della sua automobile. Messo di fronte alle contestazioni, il 60enne ha tentato di giustificarsi con argomentazioni apparse subito fantasiose e poco credibili. La successiva perquisizione personale e del veicolo ha però dissipato ogni dubbio. All’interno del portafoglio dell’uomo, i militari hanno rinvenuto una banconota da 20 euro, verosimilmente la stessa rifiutata poco prima dal negoziante.
Ma le sorprese non erano finite. Nell’abitacolo dell’auto, i Carabinieri hanno notato l’involucro di una nota pasticceria del luogo, con all’interno ancora i dolci appena acquistati. L’immediata verifica presso questo secondo esercizio commerciale ha ulteriormente aggravato la posizione del 60enne. Anche in questo caso, infatti, l’uomo aveva pagato i pasticcini con una banconota da 20 euro, risultata anch’essa falsa e quindi prontamente sequestrata dagli investigatori.
Durante l’approfondito controllo del veicolo, i militari hanno fatto un’altra scoperta: incastrato tra il sedile del guidatore e lo sportello, pronto per un utilizzo immediato, vi era un robusto manganello di legno. Sull’oggetto era incisa la singolare dicitura “anestesia rapida”. Anche il manganello è stato sottoposto a sequestro, in quanto detenuto senza un giustificato motivo, configurando così la violazione delle normative vigenti sul porto di oggetti atti ad offendere. Il 60enne dovrà ora rispondere delle sue azioni davanti alla giustizia.