MENFI – Un trentaseienne è stato sottoposto a una misura cautelare di allontanamento dalla casa familiare e al divieto di avvicinamento alla compagna, con l’obbligo di indossare il braccialetto elettronico. Lo ha disposto il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sciacca, Antonino Cucinella, nell’ambito di un’inchiesta per maltrattamenti in famiglia e lesioni personali.
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, l’uomo avrebbe più volte minacciato e aggredito la compagna, arrivando a chiederle insistentemente denaro per acquistare sostanze stupefacenti. Le violenze non si sarebbero limitate a episodi isolati, ma sarebbero state ripetute nel tempo, aggravate da un clima costante di intimidazione e tensione.
La situazione è degenerata al punto che, anche in presenza dei militari dell’Arma intervenuti in seguito a una segnalazione, il trentaseienne avrebbe proseguito con atteggiamenti verbalmente aggressivi nei confronti della donna. Un comportamento che ha spinto la vittima, già profondamente provata, a formalizzare la denuncia.
Il provvedimento cautelare è stato adottato a tutela dell’incolumità della donna, ritenuta esposta a un concreto rischio di ulteriori violenze. L’uomo, originario di Menfi, è ora indagato e le indagini proseguono per delineare l’esatto quadro delle condotte contestate.
Il caso riaccende i riflettori sulla piaga dei maltrattamenti domestici, spesso legati a situazioni di disagio economico, dipendenze e contesti familiari fragili. Un fenomeno che, purtroppo, continua a registrare numeri preoccupanti e richiede un costante impegno da parte delle istituzioni e della società civile.